Il club capitolino rischia da un'ammenda semplice all'esclusione dal campionato (ipotesi remota)
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Sono giornate davvero convulse in casa Lazio travolta dal caos tamponi. Dopo gli 007 federali, anche la Procura di Avellino si è attivata per fare chiarezza con un blitz a Formello e nel laboratorio Diagnostica Futuro di Avellino. L'inchiesta della Procura federale, intanto, va avanti e domani sarà sentito Ivo Pulcini, il direttore sanitario del club. Gli ispettori della Figc sospettano violazioni del protocollo, per la mancata comunicazione delle positività alla Asl e per il mancato isolamento di 10 giorni previsto in queste circostanze.
Come mai alcuni giocatori positivi per quelli dell'Uefa, sono negativi per Avellino? Il test Synlab, ente ufficiale della Uefa, identifica i 3 differenti geni bersaglio (gene E, gene RdRP e gene N), in conformità ai protocolli internazionali (OMS). Il gene della discordia è quello N che secondo quanto sottolineato dalla Lazio indicherebbe solo una debole positività e dunque non precluderebbe la possibilità ai giocatori di scendere in campo.
Ma cosa rischia dal punto di vista sportivo il club di Lotito? Le sanzioni vanno dall'ammenda all'esclusione del campionato (ipotesi più remota), passando dalla penalizzazione (rischio più concreto in caso di colpevolezza) alla retrocessione. Bisognerà valutare se la società abbia commesso un mero errore di valutazione nella procedura dei tamponi a cui si sono sottoposti i giocatori o, nell'ipotesi più estrema, ci sia stata una sorta di alterazione volontaria.
. Parallelamente il Torino, ultimo avversario della Lazio in campionato, ha già presentato due esposti alla Procura della Figc chiedendo chiarezza: in casa granata è già pronto il ricorso per ottenere il 3-0 a tavolino della gara del 1° novembre persa 3-4 sul campo.
La vicenda, dopo l'intervento della Procura di Avellino, ha anche un risvolto penale: tra i reati più gravi c'è l'epidemia colposa, che si configura quando il positivo, sfuggendo all'isolamento, contagia altre persone.
LE TAPPE DELLA VICENDA
26 ottobre
La squadra viene sottoposta ai tamponi Uefa prima della sfida di Champions League con il Bruges
27 ottobre
Alcuni calciatori, tra cui Immobile, Leiva e Strakhosha vengono trovati positivi.
30 ottobre
Immobile e i due compagni risultano negativi al tampone molecolare di Diagnostica Futura di Avellino
31 ottobre
Anche il secondo tampone dà esito negativo
1 novembre
Immobile e Leiva entrano nel secondo tempo della gara con il Torino, mentre Strakhosha rimane in panchina
3 novembre
I tre si allenano in gruppo ma non partono per la Russia: per la Uefa sono ancora positivi. La Procura federale apre un'inchiesta per scoprire eventuali violazioni del protocollo.
6 novembre
Immobile, Leiva e Strakosha risultano negativi ad Avellino, ma positivi al test del Campus Biomedico di Roma.
7 novembre
I tre calciatori lasciano Formello: per loro niente Juve. In serata blitz degli investigatori della Procura della Repubblica per acquisire elementi nel centro sportivo di Formello e nel laboratorio di analisi di Avellino 'Futura Diagnostica'.