Il centrocampista furioso al rientro negli spogliatoi: "Bisogna tirare fuori gli attributi"
© afp
La Lazio ha accarezzato a lungo il sogno rimonta contro il Bodo/Glimt, ma alla fine la lotteria dei calci di rigore hanno premiato i norvegesi che si sono qualificati per le semifinali di Europa League. Fatali gli errori dal dischetto di Noslin, Tchaouna e Castellanos. Tra i più delusi Mateo Guendouzi che, secondo quanto ricostruito da Sky Sport, se la sarebbe presa con compagni e staff tecnico. In particolare il centrocampista francese avrebbe chiesto di "tirare fuori gli attributi" prima di scagliarsi contro il vice di Baroni, Del Rosso. Il tecnico a quel punto si è messo in mezzo tra i due per evitare il peggio e sarebbe stato mandato a quel paese dal suo giocatore mentre scendeva le scale per rientrare negli spogliatoi.
Il riferimento, forse, a qualche compagno che si è tirato indietro al momento di calciare il rigore, anche se Mattia Zaccagni ha escluso tale ipotesi. "La rabbia c'è da parte di tutti. C'è chi la esprime in un modo, chi in un altro. Ne parleremo domani a mente lucida - le sue parole nel post-partita - No, nessuno. C'erano solo ragazzi che avevano tanta voglia di tirarlo. Su questo non si può dir niente, i rigori sappiamo tutti come sono. Ripeto: sono orgoglioso di tutti".
IL COMUNICATO DELLA LAZIO: "COL BODO PUNTO DI PARTENZA, CI ASPETTANO SEI BATTAGLIE"
Nel pomeriggio il club biancoceleste ha emesso una nota allo scopo di ricompattare l'ambiente in vista del finale di stagione: "La partita di ieri ha lasciato un segno profondo - si legge -. Il risultato non ha premiato la nostra prestazione, ma ciò che è emerso sul campo e sugli spalti va oltre ogni risultato. I nostri giocatori hanno lottato con coraggio, determinazione e cuore, affrontando ogni sfida con spirito indomito. Hanno dimostrato di essere una squadra unita, pronta a dare tutto per questi colori. Allo Stadio Olimpico oltre 55.000 cuori biancocelesti hanno creato un’atmosfera straordinaria, con una scenografia che rimarrà nella storia. La passione e il sostegno dei nostri tifosi sono stati il motore che ha spinto la squadra a superare ogni ostacolo. Quello che abbiamo vissuto ieri non è la fine di qualcosa. È un punto di partenza. Davanti a noi ci sono sei partite cruciali, sei battaglie da affrontare con lo stesso spirito indomito e la stessa energia. Abbiamo dimostrato di essere una squadra unica, e questo carattere deve guidarci verso nuovi traguardi. Forza Lazio, sempre. Insieme, più forti che mai".