Una nota ufficiale del club biancoceleste condanna il messaggio degli ultras: "Vergognoso, prendiamo nettamente le distanze"
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La Lazio prende posizione sulla vicenda Hysaj, dopo l'esposizione su un cavalcavia di Roma di un vergognoso striscione contro il giocatore albanese da parte di un gruppo ultras: "Siamo senza indugio dalla parte del nostro atleta - si legge in una nota ufficiale del club biancoceleste -. Non ci faremo intimidire da chi usa toni violenti e aggressivi, per loro non c’è alcuno spazio nel nostro mondo".
Hysaj era stato attaccato sui social dai supporter laziali di estrema destra per essersi presentato in ritiro cantando "Bella Ciao", inno partigiano universalmente riconosciuto come canto di liberazione. Alcuni esponenti del tifo biancoceleste erano addirittura arrivati a presentarsi presso la sede del ritiro della squadra per "chiedere spiegazioni" e i video dell'ex Napoli intento a cantare erano via via spariti dai social. Nella serata di lunedì, poi, il riprovevole messaggio apparso in città: "Hysaj verme, la Lazio è fascista".
IL COMUNICATO DEL CLUB
"La Società Sportiva Lazio condanna fermamente il vergognoso striscione contro il calciatore Elseid Hysaj. Non è il primo episodio di questo tipo. Noi non saremo mai dalla parte di chi nega i valori dello sport. Siamo senza indugio invece dalla parte del nostro atleta e di tutti gli altri calciatori impegnati in queste settimane nel ritiro precampionato. Prendiamo nettamente le distanze da chi vuole strumentalizzare per fini politici questa vicenda che danneggia la squadra, tutti i tifosi laziali e la Società.
Non ci faremo intimidire da chi usa toni violenti ed aggressivi: per loro non c’è alcuno spazio nel nostro mondo che invece è ispirato ai sani valori sportivi della lealtà e della competizione, del rispetto reciproco e della convivenza civile ed indirizzato al superamento di tutti gli steccati di carattere sociale, culturale, economico e razziale".
IL COMUNICATO DELL'ALBANIA
Il presidente della Federcalcio albanese, Armand Duka, ha lanciato un messaggio di sostegno al suo connazionale: "Sei e rimarrai non solo un grande calciatore, ma anche una personalità importante del mondo del calcio", scrive Duka nel messaggio. "Il fatto che tu abbia cantato una canzone non fa male né dà a nessuno il diritto di mettere in discussione la tua personalità", aggiunge. "Sono consapevole che i tuoi valori trionferanno di fronte alla violenza verbale e ideologica, che nulla ha a che vedere con il calcio e i valori di questo magico sport. Continua a lavorare e ad allenarti, dai il massimo come hai sempre fatto. Tutti noi ti amiamo e ti supportiamo", conclude.