Multa per lo spagnolo, che resta in bilico: l'allenatore stravede per lui ma restano vive le ipotesi Villarreal, Siviglia, Juve o Milan
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Tare lo aveva anticipato durante l'evento che ha svelato il calendario della Serie A, intorno alle 22 di ieri è avvenuto: Luis Alberto ha finalmente raggiunto i compagni di squadra ad Auronzo di Cadore, sede del ritiro della Lazio. I prossimi giorni saranno decisivi per capire se il caso verrà definitivamente chiuso: le spiegazioni ai compagni, il confronto con Sarri e l'impegno in allenamento faranno capire se lo spagnolo rimarrà in biancoceleste o si aprirà uno spiraglio per la cessione.
Nonostante il rinnovo fino al 2025 sia stato firmato solo lo scorso settembre, gli ultimi mesi sono stati piuttosto movimentati per il giocatore. La polemica social sugli stipendi, poi mediata con il prezioso lavoro di Peruzzi, il diverso trattamento a livello di ingaggio rispetto a Milinkovic-Savic e Immobile (che guadagnano un milione in più) e l'addio di Simone Inzaghi, con cui aveva stretto un ottimo rapporto, hanno fatto sorgere qualche dubbio in Luis Alberto che però ha scelto il modo peggiore per esternarlo.
Non ha risposto al raduno, venendo quindi escluso dal ritiro e prendendosi una multa che in casa Lazio sembrano voler confermare, nonostante l'arrivo di ieri sera ad Auronzo di Cadore. Sarri stravede per lui e vuole faccia parte del suo impianto tattico, il confronto tra i due sarà decisivo per capire come andrà a finire questa storia: se il tecnico riuscirà a toccare le corde giuste, e il giocatore farà le scuse al gruppo, allora si potrà ripartire con entusiasmo.
In caso negativo, occhio ad una possibile cessione. Lotito chiede una cifra vicina ai 50 milioni di euro e nessuno sinora si è avvicinato. Non Siviglia e Villarreal, non l'Atletico Madrid (a dir la verità più defilato) ma neanche Milan e Juventus di cui si era parlato a patto di inserire nell'affare una contropartita per abbassare l'esborso di denaro, che sia Romagnoli o Bernardeschi.