Il centrocampista e Tare criticano la scelta del Governo di far partire gli allenamenti degli sport di gruppo dopo quelli individuali
Marco Parolo va in scia alle parole del presidente Lotito e critica la scelta del Governo di dare via libera (dal 4 maggio) agli allenamenti degli atleti di sport individuali, rinviando di due settimane quelli di sport di squadra. Le parole del centrocampista della Lazio: "I calciatori sono stati penalizzati. Perché posso correre al parco e non su un campo da calcio nel nostro centro sportivo? Forse qualcuno non vuole provare a dare nuovamente via al campionato".
Parolo, parlando alla radio ufficiale biancoceleste, continua: "C'è stata l'apertura degli allenamenti per gli atleti degli sport individuali, possono andare nelle strutture. Non capisco perché noi calciatori non possiamo fare lo stesso mantenendo le distanze e rispettando le normative, anche per riprendere contatto con il campo e con lavori specifici sul terreno dove giochi. Tornare al calcio vorrebbe dire dare speranza a tutti".
Il giocatore biancoceleste ha evidenziato che "ci sarebbe anche maggior sicurezza su un campo tenuto bene sul quale non si rischiano infortuni per svolgerci, inoltre, lo stesso lavoro atletico, anche se a livello di singoli, che abbiamo svolto prima della quarantena. A Formello possiamo dislocarci su più campi, e su 12 ore di luce possiamo essere suddivisi su più orari".
TARE: "COS'HA IN MENTE SPADAFORA?"
Anche Igli Tare, ds laziale, all'attacco, sempre tramite la radio del club: "Ci sentiamo discriminati. Non dimentichiamoci che sono passati due mesi dall'ultima partita, uno stop mai visto nella storia del calcio, non so cosa abbia in mente Spadafora. Non so quale sia il suo scopo ma sicuramente non sta aiutando il calcio". "Abbiamo bisogno di finire questo torneo per il bene del sistema calcistico italiano" ha aggiunto il dirigente albanese.