Il tecnico biancoceleste dopo il ko con la Salernitana: "Mi preoccupa la mentalità di una squadra che fatica a ritrovarsi"
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Maurizio Sarri non nasconde le proprie preoccupazioni dopo il pesante ko della sua Lazio contro la Salernitana: "È inutile giustificarsi con le assenze o con gli errori arbitrali clamorosi, perché Gyomber era da espellere, alla fine se analizziamo la partita abbiamo fatto troppo poco - le parole del tecnico biancoceleste a Dazn -. Rispetto all'anno scorso abbiamo perso delle qualità. Ognuno deve prendersi le proprie responsabilità, io più di tutti. Se i giocatori non rendono come la stagione passata è anche colpa mia".
Sarri ha poi spiegato di puntare sulla Champions League (martedì all'Olimpico arriva il Celtic) per tentare di ripartire: "Si deve migliorare. Se noi entriamo in campo, dopo l'intervallo, smettendo di giocare e di gestire è chiaro che poi rischiamo di perdere. Spero che la Champions sia un'altra storia. Mi preoccupa la mentalità di una squadra che non riesce a ritrovarsi, ma la Champions può fare miracoli".
Infine un commento sul momento di Immobile e sul ko di Zaccagni: "Il gol di Ciro ci può far piacere perché gli dà benzina per fare bene, ma se la squadra gioca così, contro un'avversaria che ci ha lasciato anche spazio... Siamo arrivati al tiro troppo raramente. Zaccagni? Non è un problema muscolare, ma articolare all'anca, sarà da valutare".
IN CONFERENZA: "FOSSI SICURO CHE È COLPA MIA LASCEREI SUBITO"
Sarri ha poi proseguito la sua analisi in conferenza stampa: "Non so cosa stia pensando il presidente Lotito, ma per quanto mi riguarda farò qualcosa che rompa l'inerzia. Ritiro? Io sono contrario ai ritiri, li vedo come un palliativo. Abbiamo perso personalità e iniziativa, abbiamo fatto un gol al 43' e siamo rientrati dentro come se volessimo aspettare e gestire per 50 minuti. Questo non va bene e non rientra in quello che chiedo né nelle nostra caratteristiche. C'è qualcosa che non va. Se la colpa è mia non lo so, se ne fossi certo andrei via subito. Siccome non riesco a capire in cosa sono cambiato rispetto all'anno scorso mi viene difficile. Preparo le gare allo stesso modo, le idee sono le stesse. Anzi, sono molto più pressante, perché c'è maggior necessità di stare sul pezzo. Se poi capirò che è colpa mia mi prenderò la responsabilità e dirò al presidente di cambiare".
La squadra ha fraseggiato bene, ma concluso troppo poco: "Ci sta succedendo troppo spesso. Sulle fasce ci hanno concesso tanto spazio e c'erano i presupposti per essere estremamente pericolosi. Abbiamo fatto poco, troppo poco. Ci possiamo appellare alla mancata espulsione di Gyomber, ma non possiamo racchiudere 90 minuti in un episodio. La Salernitana era sulla carta inferiore, ma non si è visto. Purtroppo troppi giocatori stanno rendendo meno rispetto alla passata stagione, qualcosa è successo. O la colpa è mia o abbiamo perso di vista chi siamo. Queste sono gare che l'anno scorso avremmo vinto serenamente. Il calendario improbabile non giustifica certe prestazioni. Secondo me, ripeto, ci sono troppi calciatori che non rendono come l'anno scorso. O è colpa mia o abbiamo perso l'umiltà che ci aveva contraddistinto. Obiettivi? Se la Lazio gioca così faremo una tranquilla metà classifica, ma ora il focus deve essere sulle prestazioni. Per ora non abbiamo fatto prestazioni all'altezza, vista la gara di oggi non mi viene proprio da pensare alle zone alte".