Nell'udienza di oggi, il Tribunale federale nazionale della Figc ha deciso il rinvio al 26 marzo alle 11. Il club di Lotito punta all’ammissione di nuovi testimoni
Tutto rinviato al 26 marzo. Questa mattina, alla vigilia della gara di ritorno contro il Bayern Monaco, doveva prendere il via davanti al Tribunale federale il processo di primo grado (in videoconferenza) sul caso tamponi che ha portato al deferimento della Lazio, del suo presidente Claudio Lotito e dei medici sociali Ivo Pulcini e Fabio Rodia, accusati dalla Procura Figc di aver violato in sei occasioni il protocollo anti Covid, ma proprio a causa dell'assenza dei due responsabili dello staff medico biancocelste, in trasferta in Baviera, l'udienza è stata posticipata di dieci giorni.
“Questo non è un processetto per un paio di giornate di squalifica: ha implicazioni importantissime, vale Calciopoli o il Calcioscommesse” ha dichiarato il legale della Lazio, Gian Michele Gentile, al 'Corriere della Sera'. Secondo quanto riporta il quotidiano milanese, la Lazio chiederà che vengano ascoltati nuovi testimoni, puntando anche su alcuni non tesserati (circostanza decisamente insolita in un processo sportivo).
Tra questi ci sarebbe il dottor Enrico Di Rosa, dirigente del Servizio Igiene e Sanità pubblica della Asl Roma 1, cioè quella competente su gran parte dei giocatori biancocelesti. Secondo il club, Di Rosa avrebbe infatti dato l'ok alla partenza di Immobile per Torino, dove ha giocato e segnato il primo novembre 2020, ma per i vertici Asl non ci sarebbe stata nessuna autorizzazione formale in merito perché non ci sarebbe stato nessun invio, da parte della Lazio, della documentazione relativa alla presunta negativizzazione dell’attaccante.
E proprio la mancata notifica delle positività alla Asl è al centro delle contestazioni fatte dalla Procura, che stando a quanto riporta il ‘Corriere della Sera’ avanzerà nei confronti della Lazio la richiesta di una penalizzazione in classifica. Prima però il collegio, costituito da 4 giudici e presieduto dal dottor Cesare Mastrocola, dovrà decidere se ammette la richiesta del Torino, che ha presentato istanza per costituirsi come parte interessata (l’indagine della Procura federale è partita anche grazie a due esposti dei granata).
La Lazio è stata deferita dalla procura federale per la mancata comunicazione alle Asl competenti e messa in isolamento di 8 giocatori positivi ai tamponi Uefa in occasione delle sfide di Champions col Bruges (28 ottobre 2020) e con lo Zenit San Pietroburgo (4 novembre 2020), e anche per la mancata comunicazione alle Asl e messa in isolamento di altri 3 giocatori positivi ai tamponi Uefa (Immobile, Leiva e Strakosha) prima della partita con il Torino (1 novembre 2020), e per l'inserimento in distinta di un giocatore positivo nella gara con la Juventus (8 novembre 2020).