La punta biancoceleste rischia di saltare quattro match a partire dal Bologna
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Un alone di mistero avvolge le condizioni di Boulaye Dia, centravanti della Lazio che ha contratto la malaria in Senegal. L'ex Salernitana, rimasto fermo a Dakar per gli approfondimenti del caso, non è ancora a conoscenza di quando tornerà nella Capitale: secondo quanto filtrava da Formello, scrive il Corriere dello Sport, molto dipenderà dall'esito di alcuni esami. Esito atteso in queste ore. Solo dopo potrebbe rivedersi in Italia, con la grande incognita relativa al suo effettivo rientro in campo.
Le notizie che arrivano dal Senegal sono frammentarie, lo stesso club biancoceleste non ha grandi certezze in merito alla vicenda. Al momento l'unica cosa sicura è che la forma contratta di malaria è di lieve entità, con sintomi simili a quelli dell'influenza. Ma quanto tempo impiegherà l'attaccante a recuperare dalla malattia? Dipende da caso per caso, ma non si dovrebbe andare oltre le 2-3 settimane.
L'ultimo caso noto è quello di Kouamé, tesserato della Fiorentina. Il fantasista, dimesso dopo quattro giorni dall'ospedale, venne sottoposto a un test di idoneità prima di tornare in campo con tanto di certificato dell'infettivologo. Maggiore chiarezza quindi, si avrà solo quando Dia farà ritorno a Formello con i medici del club che prenderanno in mano la situazione. Calendario alla mano è realistico immaginare il 28enne in campo il prossimo 8 dicembre in occasione della sfida in casa del Napoli. Tra Serie A, Europa League e Coppa Italia, Dia rischia di saltare quattro partite.