All'interno 55 grammi di polvere nera e più di 50 bulloni
Nelle operazioni effettuate ieri attorno allo stadio Olimpico è stato trovato anche un ordigno che per gli investigatori della Digos di Roma "poteva uccidere". L'ordigno, con all'interno 55 grammi di polvere nera e più di 50 bulloni, è stato presumibilmente abbandonato in strada durante gli scontri del post-partita. Per gli investigatori aveva una potenza che "poteva uccidere".
Intanto, sono tre i tifosi arrestati dalla polizia. Si tratta di un tifoso romanista e di due laziali. Nell'auto del supporter giallorosso, 23 anni, è stato trovato un vero e proprio arsenale. Nel portabagagli erano custodite sei bottiglie molotov, 25 bastoni, un martello, 18 bombe carta e un coltello.
Per gli investigatori il materiale sarebbe stato utilizzato per fare 'una guerriglia'. A insospettire gli agenti della Digos un viavai di tifosi nel pre-partita attorno alla macchina parcheggiata nei pressi del Bar River, luogo di ritrovo di ultra' romanisti. La polizia è intervenuta con gli artificieri durante la partita ed ha sequestrato tutto il materiale. Il ventitreenne è stato poi bloccato nei pressi della sua abitazione a Roma Sud: sarebbe stato anche immortalato mentre copriva con un telo gli oggetti nascosti nel portabagagli. Le indagini vanno avanti per identificare gli altri tifosi che nel pre-partita sorvegliavano 'militarmente' la macchina.
Gli altri due arrestati sono tifosi laziali. Si tratta di un trentaduenne, vicino ad ambienti dell'estrema sinistra anarchica e arrestato nel 2009 durante alcuni incidenti in occasione del G8 all'Aquila, trovato ieri in possesso di un fumogeno e di una bomboletta spray urticante. L'altro e' un ventiquattrenne, simpatizzante di destra, che aveva con sé un fumogeno e un petardo. I due sono stati bloccati dalla polizia mentre camminavano in direzione opposta rispetto al deflusso dei supporter laziali.