Prova matura e qualitativa di Nicolussi Caviglia. Vlahovic sbaglia tutto, Pablo Marì lo sovrasta
di Alessandro Franchetti© Getty Images
I nostri voti all'anticipo della 14.ima giornata tra Monza e Juventus:
MONZA (3-4-2-1)
DI GREGORIO 7,5 - Prova a tenere su il Monza con il doppio miracolo sul rigore di Vlahovic e sulla successiva ribattuta. Non può nulla sul gol di Rabiot, cui dice di no, però, quando il francese prova a sorprenderlo dal limite. Buonissimo portiere, e si sapeva, dà sicurezza al reparto e sembra migliorato anche nella gestione del pallone con i piedi.
D'AMBROSIO 6 - Si vede pochissimo, sostanzialmente perché non sbaglia nulla in maniera evidente ma anche perché non appoggia praticamente mai la fase offensiva
CALDIROLA 5,5 - Si perde Gatti che ha un'occasione clamorosa al 33' e per il resto non deve dannarsi troppo l'anima. Prova ad aiutare in costruzione, ma la qualità è quella che è e i risultati in linea
PABLO MARÌ 6,5 - Duella con Vlahovic cui, sostanzialmente, non lascia nulla se non la possibilità di dare la sponda ai compagni. Con lui in campo il serbo calcia solo su rigore
DAL 21' ST A. CARBONI 5,5 - Non incide
BIRINDELLI 5,5 - Non fa grandi errori e tutto sommato tiene la fase difensiva nonostante la presenza nella sua zona di Chiesa e Kostic. Fa però molti errori di misura e non si propone praticamente mai in attacco. Fuori per scelta tattica a inizio secondo tempo
DAL 1' ST COLOMBO 6 - Non fa moltissimo, ma tiene se non altro in apprensione la difesa della Juve. Sfiora il palo con un esterno a lato su servizio di Ciurria
PESSINA 6,5 - E' il cervello del centrocampo del Monza e l'uomo che dà equilibrio alla squadra. Sbaglia poco, ma in fase offensiva non riesce mai a trovare lo spazio per arrivare al tiro e da lui ci si aspetterebbe anche questo
GAGLIARDINI 5 - Si perde Rabiot sul gol del vantaggio della Juve e non fa nulla di davvero apprezzabile per tutta la partita.
KYRIAKOPOULOS 5,5 - Ingenuo nel fallo da rigore su Cambiaso, poi mai esaltante in appoggio alla fase offensiva. Gara abbastanza povera
dal 21' st PEREIRA 5,5 - Si vede poco
MACHIN 5 - Fa pochissimo sulla trequarti, messo anche in difficoltà dall'assenza di punti di riferimento in avanti. Lascia spazio a Dany Mota nell'intervallo
DAL 1' ST MOTA 6 - Entra in tutte le azioni offensive della ripresa, ma si limita a qualche cross e poco altro. Avrebbe una buona occasione a dieci minuti dalla fine, ma spreca tutto con un destro al volo sbucciato e a lato
COLPANI 5 - Decisamente in giornata no, sbaglia praticamente tutto e non si rende mai pericoloso. Non è aiutato da Palladino, che lo piazza in attacco e senza un centravanti che aiuti i suoi inserimenti, ma lui non riesce mai a entrare in partita
DAL 31' ST V. CARBONI 6,5 - Porta un po' di vivacità nel finale e, soprattutto, trova il gol del pareggio nel recupero. La rete di Gatti gli rovina la serata
CIURRIA 6 - Primo tempo molto deludente da falso nove, secondo in costante crescita. Non fa nulla di davvero indimenticabile, ma porta un po' di qualità alla manovra offensiva del Monza
ALL. PALLADINO 5,5 - Partiamo dal presupposto che è bravo, ma l'azzardo di un prima tempo senza punte non paga, anche se l'idea di non dare riferimenti alla difesa bianconera era interessante. Regala un tempo alla Juve e, dopo una lunga rincorsa, la perde al 94'. Anche non fortunato
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JUVENTUS (3-5-2)
SZCZESNY 5 - Qualche uscita alta e nulla più. Mai impegnato fino al 92' quando, ingannato da Dany Mota, subisce il gol di Valentin Carboni che rischia di rovinare la serata a lui e alla Juve
GATTI 7 - Solita grande attenzione in fase difensiva, meno utile in impostazione, dov'è comunque presente. Si divora il raddoppio a un metro dalla porta su spizzata di Alex Sandro da calcio d'angolo ma ha il merito enorme di battere Di Gregorio al 94' (dopo altro liscio) e regalare alla Juve tre punti fondamentali in chiave scudetto
BREMER 6,5 - Si prende un giallo ingenuo dopo 29 minuti per un fallo in ritarso su Kyriakopoulos. Potrebbe giocare con il braccino, invece tira dritto senza la minima preoccupazione. Fondamentale di testa in mischia, sempre molto attento
ALEX SANDRO 6 - E' quello con maggiore qualità della linea a tre della Juve, ma si limita alla fase difensiva senza demeritare
CAMBIASO 6,5 - Si procura subito un rigore, per quanto generoso, che Vlahovic sbaglia ma da cui nasce l'angolo che stappa la partita. Esterno destro o interno, utile in tutte le posizioni e sempre sufficientemente lucido nelle scelte
DAL 41' ST LOCATELLI SV - Solo i minuti finali
MCKENNIE 6,5 - Intercambiabile con Cambiaso tra l'out di destra e il ruolo di mezzala, diventa per questo difficile da marcare e finisce per riuscire a mettere in difficoltà la difesa del Monza. Sempre utile anche in fase difensiva
NICOLUSSI CAVIGLIA 6,5 - All'inizio solo ordinato, cresce esponenzialmente di minuto in minuto fino a diventare l'uomo cardine del centrocampo bianconero. Qualità e quantità, cui va aggiunto l'assist su angolo per il gol di testa di Rabiot
DAL 25' ST DANILO 6 - Una ventina di minuti più recupero da mediano davanti alla difesa per riassaporare il campo dopo la lunga assenza. Esperienza al servizio dei compagni, qualunque sia la posizione in cui Allegri lo piazza in campo
RABIOT 7 - Il suo gol di testa (12'), unito a quello di Gatti nel finale, regala un'altra notte in testa alla classifica alla Juve in attesa dell'eventuale risposta dell'Inter. Corsa, tanta, qualità nel palleggio, inserimenti, è il giocatore meno sostituibile da Allegri che, in effetti, non lo cambia mai. Impegna Di Gregorio da fuori (35') e non molla fino alla fine quando il suo cross permette a Gatti di chiudere i conti
KOSTIC 5,5 - Un po' come Chiesa, ma con molta meno qualità, quando prende palla mette giù il testone e prova ad arare la fascia sperando di trovare lo spiraglio per un cross. Spiraglio che non trova mai. Certamente fisico, probabilmente limitato.
VLAHOVIC 5 - Sbaglia il rigore del possibile 1-0 e non riesce a battere Di Gregorio nemmeno sulla facile ribattuta. Spreca un bel servizio di Chiesa girando male il cross a inizio secondo tempo e, in fin dei conti, perde il duello con Pablo Marì. Utile di sponda per i compagni e nulla più
DAL 25' ST MILIK SV - Buttato nella mischia quando la Juve pensa solamente a portare a casa il risultato, non può incidere e non lo fa
CHIESA 5,5 - Un po' meglio di Vlahovic, ma nemmeno troppo. Prova a strappare sulla sinistra, ma non gli riesce quasi nulla. Di lui ci si ricorda un cross non sfruttato dal serbo e un destro alto da fuori al 27'. Pochino
DAL 30' ST KEAN SV - Vale per lui lo stesso discorso fatto per Milik
ALL. ALLEGRI 7 - Oppone il suo calcio "antico" a quello moderno lasciando il possesso palla agli avversari senza preoccuparsi minimamente di pressing o preventive, concetti che osserva con la diffidenza con cui uno chef stellato cucinerebbe un caciucco. La sua idea di gioco è brutale: 10 giocatori sotto la linea del pallone a chiudere gli spazi negli ultimi 30 metri e ripartenze affidate all'estro dei suoi giocatori. Livello estetico sotto zero, punti tanti. E visto che quello conta, fino a prova contraria ha ragione lui.