Spunti, numeri e curiosità della 24esima giornata di Serie A
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L’Udinese che ferma con merito il Napoli al Maradona regala due punti virtuali all’Inter che questa sera a San Siro proverà a portarsi a -1 dalla capolista. Deludente il risultato, più ancora il (non) gioco espresso dalla banda Conte. Per la prima volta il Napoli è fermato sul pareggio in casa dopo le due sconfitte rimediate contro Atalanta e Lazio. Proprio quella Lazio dell’ex Baroni (eroe dello scudetto ’90) che i partenopei andranno a visitare all’Olimpico sabato prossimo. Stupisce semmai l'analisi post partita di Antonio Conte: "Penso che meritavamo di più", ha dichiarato aggiungendo un "Il pallino del gioco lo abbiamo avuto noi". Evidentemente ha dimenticato in fretta le clamorose tre-occasioni-tre costruite dalla squadra di Runjaic nel primo quarto d'ora.
RECORD – Il poker di Mateo Retegui sabato al Bentegodi apre un’autostrada al bomber italoargentino che - a quota 20 - può battere il record di gol nella storia dell’Atalanta in un campionato di Serie A. Primato detenuto da Pippo Inzaghi con i suoi 24 centri nel torneo 1996-97, l’unico che ha visto un giocatore della Dea consacrarsi capocannoniere. La performance di Retegui (con ancora 14 giornate per completare il campionato) è comunque già la quinta nella storia dell’Atalanta. Alle spalle di Inzaghi, figurano infatti Duvan Zapata (23 gol nel 2018-19), Luis Muriel (22 nel 2020-21) e Hasse Jeppson (22 nel 1951-52). Che in questi numeri ci sia tanto di Gasperini lo testimonia il fatto che tre di questi primi cinque supercannonieri nerazzurri siano stati diretti proprio dal tecnico di Grugliasco: Zapata, Muriel e appunto Retegui.
PARAGONI – L’avvento in panchina di Sergio Conceicao ha fin qui fruttato al Milan 11 punti in 6 partite di campionato. Esattamente lo stesso bottino raccolto dal connazionale Paulo Fonseca nelle prime 6 giornate. Il successo di Empoli ha regalato la prima porta inviolata del nuovo ciclo tecnico rossonero: il Milan di Conceicao infatti aveva sempre incassato gol nelle precedenti cinque sfide di A. L’ultima gara di campionato chiusa senza reti era stata Verona-Milan 0-1 del 20 dicembre.
DIGIUNO – Rafa Leao non segna a San Siro in campionato dai tempi… di Pioli. Chissà che il digiuno non venga rotto sabato prossimo contro il Verona. Sta di fatto che il 10 rossonero non esulta in A nel suo stadio dall’ultima giornata dello scorso campionato, Milan-Salernitana 3-3. In questo torneo tutti i 5 gol di Leao sono arrivati lontani da Milano e hanno sempre fruttato punti. Prima del colpo di testa del Castellani (Empoli-Milan 0-2), l’attaccante portoghese era andato a segno al Sinigaglia (Como-Milan 1-2), all’Unipol Domus con una doppietta (Cagliari-Milan 3-3) e all’Olimpico (Lazio-Milan 2-2). In stagione Leao ha già festeggiato comunque tre volte al Meazza: due in Champions (1-0 al Girona e 2-1 alla Stella Rossa) e una in Coppa Italia (6-1 al Sassuolo).
CAMMINO – La miglior Lazio del dopo scudetto 2000 è stata quella che nel 2022-23 Sarri portò al secondo posto alle spalle del Napoli. Dopo 24 giornate la Lazio di Baroni ha gli stessi punti, 45; ha segnato 5 gol in più (45 contro 40) e ne ha subiti 13 in più (32 contro 19). A differenza però della Lazio sarriana (che aveva ancora in rosa i “big four” Milinkovic Savic, Immobile, Felipe Anderson e Luis Alberto), la squadra di Baroni si è anche ottimamente disimpegnata in campo internazionale guidando la classifica di Europa League. Con Sarri, in quella stagione 2022-23, la Lazio era invece retrocessa dall’Europa alla Conference League.
SPROFONDO – Il 5-1 sofferto all’Olimpico inguaia ulteriormente il Monza. L’obiettivo salvezza può essere centrato solo grazie a un miracolo sportivo e fa tristezza paragonare i 13 punti di questo torneo con i 30 della stagione scorsa e i 29 del 2022-23, il primo campionato in A dei brianzoli. Colpisce l’entità del risultato contro la Lazio, perché nelle precedenti 14 sconfitte la squadra biancorossa era comunque uscita a testa alta perdendo dieci volte con un solo gol di scarto e quattro con due.