Il Napoli mantiene saldamente la vetta e ora attende la Juve per la sfida di venerdì prossimo
di Matteo Dotto© Getty Images
Solo la Juventus può provare a “salvare” il campionato venerdì sera in casa del Napoli. E per i bianconeri faranno ovviamente il tifo i più grandi rivali della Signora, Milan e Inter. Le due milanesi escono acciaccate da questa 17esima giornata. Due pareggi per 2-2 che raccontano la trama di due partite diversissime ma con un fatale calo di tensione nelle battute finali che è costato due punti pesanti a rossoneri e nerazzurri. Che vedono adesso la vetta azzurra a -7 (il Milan, stesso distacco della Juve) e a -10 (l’Inter).
RIMONTE – Erano quasi tre anni che in Serie A il Milan di Pioli non si faceva rimontare due gol. L’ultimo precedente provocò un tracollo ancora più sanguinoso, la sconfitta nel derby del 9 febbraio 2020: in vantaggio 2-0 alla fine del primo tempo (Rebic e Ibrahimovic) i rossoneri furono ribaltati nella ripresa dai gol di Brozovic, Vecino, De Vrij e Lukaku. Nell’era Pioli, al contrario, il Milan si era specializzato in rimonte clamorose. Solo nel torneo scorso, quello scudettato, da segnalare quattro vittorie con la freccia: in casa contro il Verona (da 0-2 a 3-2), nel derby di ritorno in casa nerazzurra (da 1-0 a 1-2), all’Olimpico contro la Lazio (da 1-0 a 1-2) e al Bentegodi (da 1-0 Verona a 1-3). Con l’aggiunta della rocambolesca sfida di Bologna: 0-2 all’intervallo, poi 2-2 fino all’83’ prima dei gol di Bennacer e Ibrahimovic.
REAZIONE – Dopo la sconfitta di San Siro contro l’Inter, il Napoli ha reagito con la comoda vittoria di Marassi firmata Osimhen ed Elmas. Anche lo scorso anno la squadra di Spalletti aveva perso l’imbattibilità in casa dell’Inter per poi reagire con un perentorio 4-0 alla Lazio. Successivamente, però, il Napoli conquistò solo un punto in tre partite (pareggio in casa del Sassuolo e sconfitte al Maradona contro Atalanta ed Empoli). Il tris che aspetta gli azzurri per chiudere il mese di gennaio prevede Juventus al Maradona venerdì prossimo, il derby a Salerno sabato 21 e domenica 29 Napoli-Roma. Tre sfide niente affatto banali, tre esami di quelli tosti sulla strada per la laurea tricolore.
CORTO MUSO – Sabato contro l’Udinese si è rivisto il “corto muso” di allegriana concezione. In realtà il gioco poco appariscente dei bianconeri trae un po’ in inganno perché quella contro i friulani è soltanto la quinta vittoria di misura sulle 11 conquistate in questo campionato dalla Juve. Che in realtà gli altri sei successi li ha ottenuti con due o più gol di scorta (nel dettaglio: due 2-0, tre 3-0 e un 4-0, all’Empoli). Dopo gli 1-0 in trasferta (contro Torino, Lecce, Verona e Cremonese), quella contro l’Udinese è la prima vittoria stagionale di misura allo Stadium. Nello scorso torneo Allegri vinse “di corto muso” 11 partite su 20, di cui quattro per 1-0. Curioso notare come uno degli allenatori più “giochisti”, Maurizio Sarri, nella sua unica stagione alla guida della Juventus abbia conquistato in proporzione più vittorie “risicate”: ben 14 su 26. Solo Andrea Pirlo aveva ottenuto successi più “larghi”: delle 23 vittorie conquistate con la sua Juve nel 2020-21, soltanto quattro sono arrivate con un solo gol di scarto (e nessuna per 1-0): allo Stadium 3-2 contro l’Inter, 2-1 contro il Napoli, 2-1 nel derby, fuoricasa 2-1 a Udine.