Il portoghese (squalificato) e il nigeriano (infortunato) diserteranno il big match del Meazza: Milan-Napoli a caccia di nuovi protagonisti
Sarà un ballo senza prime ballerine: Leao da una parte, espulso a Genova e in attesa di squalifica, Osimhen dall'altra, fermato da un guaio muscolare che gli ha già impedito di scendere in campo sabato contro lo Spezia. Milan-Napoli perde i suoi pezzi più pregiati proprio nel giorno in cui andrà in scena il primo, vero, scontro scudetto tra le due squadre che, insieme all'Atalanta, hanno fin qui maggiormente impressionato. Sarà un ballo senza musica, di quelli che si possono fare ma perdono inevitabilmente ritmo. Gli strappi di Osimhen, le sgommate di Leao, la verticalità del primo, i dribbling del secondo. Urla strozzate in gola, ed è un peccato grande.
Milan-Napoli, che chiuderà domenica sera la giornata di campionato numero sette, può già dire molto. Se Spalletti, ad esempio, ha accorciato il misero gap che un anno fa gli costò il titolo in corsa. O se, al contrario, Pioli quel gap è riuscito ad allargarlo tra convinzioni acquisite e una rosa saggiamente ampliata. Il tecnico degli azzurri potrà serenamente affidarsi a Kvara, apparso una volta ancora devastante a sinistra. Quello rossonero dovrà aggrapparsi al solito Giroud, "figurina" diventata rarissima dentro un attacco che perde via via i pezzi, da Origi - che dovrebbe però essere a disposizione, ndr -, a Rebic fino, appunto, a Leao.
Diranno che sarà una questione di dettagli e avranno ragione di nuovo. Di scontri da vincere in mezzo al campo, dove la forza fisica del Napoli, tra Ndombélé e Anguissa, farà i conti con il dinamismo di Tonali e Bennacer, sempre che l'intermezzo, importantissimo, di Champions non porti via altre energie e non ci costringa a un Milan-Napoli a ranghi ulteriormente ridotti.
E sarà una settimana lunga: a Spalletti servirà per capire a chi affidare il peso del suo attacco. A Pioli per capire se quella difesa a tre, improvvisata e necessaria a Genova in inferiorità numerica, non possa essere la soluzione migliore per risolvere il problema dei gol, subiti, che stanno diventando un po' troppi.
E sarà, infine, anche il primo punto esclamativo sul campionato. Kvara o De Ketelaere, l'imprendibile georgiano o l'incompiuto, fin qui, talento belga? Senza i protagonisti scontati, senza Leao da una parte e Osimhen dall'altra, toccherà a loro spiegarci dove andremo a parare. Perché il campionato sarà anche appena cominciato, ma l'aria da scudetto si sente eccome.