Neanche il tempo di gustarsi il prezioso successo esterno sul campo dell'Empoli, che per il Lecce di Marco Giampaolo è ancora tempo di esami. I giallorossi sono attesi domani pomeriggio dal match in casa del Cagliari, altra importante tappa in chiave salvezza. Quattro punti nel doppio impegno in trasferta per i sardi, con il tecnico Nicola che sembra aver trovato la quadra. In casa Lecce l'allenatore giallorosso vede così il match: "Il Cagliari è una formazione che si fa rispettare - dice Giampaolo nella conferenza della vigilia - Ci sono tante partite in questa gara, giochiamo in un campo ostico, con il pubblico attaccato alla squadra che rappresenta una risorsa in più per i giocatori, e che potrebbe portare una certa inerzia alla squadra. Dobbiamo essere pronti agli eventi, stare dentro nei momenti della partita: insomma sarà una buona prova di maturità, soprattutto sul piano della consapevolezza di cosa siamo come squadra". Due squadre simili, che lottando per il medesimo obiettivo: "E' vero - ammette il tecnico - esistono diverse somiglianze, anche dal punto di vista calcistico. Domani la posta in palio è alta per entrambe le compagini, non la ritengo ancora una gara da dentro o fuori ma potrebbe risultare determinante a fine campionato: e questo i miei ragazzi lo sanno bene. Abbiamo lavorato molto sull'aspetto mentale e su quale tipo di partita è necessario fare, e dobbiamo essere preparati a tutte le piccole cose che fanno parte della sfera emozionale, oltre che fisica".
L'obiettivo è ripetere la bella prova di Empoli, con la vittoria raggiunta pur tra le difficoltà, con un approccio diverso nelle due frazioni di gioco: "Nel corso della gara esistono sempre momenti in cui fai meglio o peggio dell'avversario - precisa Giampaolo - Non puoi prendere il sopravvento sull'avversario per tutto il tempo, e quando stai subendo devi cacciare fuori delle risorse tecniche. In alcuni frangenti a Empoli abbiamo sottovalutato alcuni aspetti, e per questo mi sono arrabbiato tantissimo con la squadra. Sono dei dettagli che possono spostare l'equilibrio, ma non possiamo pensare di andare a Cagliari e stare per tutta la gara con la sigaretta in bocca". E sulla sua esperienza in maglia rossoblu conclude: "Si tratta di una piazza bellissima, perché rappresenti un isola, perché al di là delle vicissitudine calcistiche sono stato bene, sono tornato altre volte e ci torno volentieri".