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Lecce, Giampaolo: "Con la Lazio gara complicatissima"

20 Dic 2024 - 14:48

Dare seguito alla prestazione positiva fatta contro il Monza e sfruttare la nuova opportunità casalinga offerta dal calendario. Il Lecce di Marco Giampaolo cerca di regalare a se stesso e alla tifoseria un Natale sereno, anche se l'avversario è uno di quelli da prendere con le molle. Al Via del Mare arriva la Lazio dell'ex Baroni, reduce dal clamoroso rovescio interno contro l'Inter, e che nel Salento proverà a reagire e riprendere la corsa in campionato. Il tecnico del Lecce inquadra così la sfida: "La Lazio è una formazione forte - dichiara nella conferenza della vigilia - che gioca con qualità, sicurezza, e gode di autostima e qualità. Ha fatto molto bene anche contro l'Inter, soprattutto nei primi trenta minuti. Insomma incontriamo una formazione forte, quindi c'è poco da aggiungere. Lo stop contro l'Inter della scorsa giornata non credo cambi molto, perché dispongono di giocatori di qualità e ciò incide soprattutto sull'aspetto psicologico. Per noi sarà una gara complicatissima". Sul giusto approccio da mettere in campo, il tecnico è sicuro: "Sotto l'aspetto mentale non stiamo male, veniamo da una vittoria. Sarà necessario avere la consapevolezza che su questo successo dobbiamo costruire situazioni favorevoli sul piano psicologico. I problemi sono quelli tecnico-tattici, contro avremo un avversario con qualità importanti". Tra gare sino a fine anno che potranno dire tanto e molto sul prosieguo della stagione: "In quindici giorni giocheremo tre gare importantissime, tutte a cavallo delle feste - prosegue il tecnico giallorosso -. E mi fermo alla questione festività-giocata. Per noi non ci sono feste, su questo aspetto sono stato addosso alla squadra: in palio ci sono nove punti, due scontri diretti (Como e Genoa) e un avversario che è in lotta per la Champions". Conferma per il giovane regista albanese Berisha "sì, gioca lui", ammette il tecnico. Poi un passaggio sulla vicenda Pelmard: "I problemi se non ci sono ce li creiamo da soli - afferma Giampaolo - era un giocatore che poteva ricoprire più ruoli, un buon calciatore. La società si è espressa con una nota ufficiale e l'episodio è da condannare. Così ci facciamo del male, ma è giusto condannare quanto accaduto: la credibilità si costruisce attraverso la coerenza di comportamento nel tempo. Mi dispiace per lui, ma ha commesso un errore imperdonabile", conclude Giampaolo.

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