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alle 20.45 contro l'atalanta

Il Lecce va a Bergamo, ma senza i dirigenti: protesta silenziosa. Neanche Abodi ha fatto cambiare idea alla Lega

I salentini sono partiti solo domenica mattina per la sfida contro l'Atalanta di cui avevano chiesto il rinvio per la morte del fisioterapista, inutile anche l'intervento del ministro dello Sport

27 Apr 2025 - 11:19

Ancora scosso per la morte improvvisa del fisioterapista Graziano Fiorita, il Lecce è partito solo stamattina per Bergamo per disputare il match contro l'Atalanta rinviato a domenica sera proprio a causa del lutto. Per la prima volta, però, nessun esponente della dirigenza è salito sull'aereo che ha portato la squadra in Lombardia: una forma di protesta silenziosa visto che, fino a ieri, il club salentino sperava ancora nel rinvio del match ma alla fine si è dovuto piegare alla scelta della Lega Calcio, che non ha aperto alla possibilità di giocare dopo i funerali di Fiorita (previsti lunedì) anche per garantire la regolarità del campionato. Neanche l'intervento fatto nella giornata di ieri da parte del ministro dello Sport Andrea Abodi, è servito a far cambiare idea alla Lega di serie A. Abodi è intervenuto direttamente sui vertici calcistici per invitarli a riconsiderare un rinvio della gara. Nonostante il sollecito, la Lega è rimasta salda sulla sua posizione, negando il posticipo dell'incontro.

La squadra di Giampaolo sabato ha quindi svolto un allenamento mattutino molto blando ed è partita per la trasferta la mattina stessa della gara, senza andare in ritiro. Nelle scorse ore i pugliesi avevano contestato alla Lega di aver deciso lo spostamento della gara di sole 48 ore in autonomia, senza interpellare le squadre e tenere in considerazione lo stato psicologico del gruppo giallorosso fortemente colpito dalla scomparsa del 47enne. Scongiurata, a questo punto, l'ipotesi che il Lecce non scenda in campo: nel caso avrebbe rimediato inevitabilmente una sconfitta a tavolino per 0-3 e la penalizzazione di un punto. Eventualità che sarebbe potuta di fatto costare la retrocessione ai ragazzi di Giampaolo.

All'esterno dello Stadio Via del Mare, la Curva del Lecce aveva già espresso la sua posizione in maniera molto dura nella giornata di venerdì esponendo uno striscione. "Non scendere in campo è l'unica cosa da fare" recita il testo firmato dagli ultrà del Lecce. Una presa di posizione che ha trovato ampio sostegno da parte della tifoseria della Dea. "La morte di Graziano Fiorita dimostra ancora una volta la mancanza di rispetto per un uomo, un padre, marito e non per ultimo professionista da parte di questo contorto mondo del calcio - si legge nel comunicato della Curva Sud -. Un calcio sempre più compresso e vincolato da regole che chiede a una squadra e ai propri tifosi di passare oltre il dolore e scendere in campo. La nostra storia non lo permette, dal 10/01/1993. La morte è uguale per tutti e merita il nostro rispetto. Se Atalanta-Lecce si dovesse giocare domenica 27/04/2025 non attaccheremo striscioni, non sventoleremo bandiere e tanto meno gestiremo il tifo in curva sud. Rispettiamo il dolore della U.S. Lecce, dei suoi tifosi e di tutta la famiglia Fiorita".

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