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Serie B: il Lecce vince e aggancia il Brescia in testa, Cittadella ko a Salerno

I salentini superano il Carpi 4-1, i campani rimontano i veneti 4-2. Crotone-Cremonese 0-0, Venezia di misura sul Foggia

10 Giu 2019 - 10:39

Lecce in festa per il poker rifilato al Carpi allo stadio Via del Mare e per l'aggancio in testa alla classifica al Brescia (che però ha giocato due gare in meno). Venuti, Mancosu, Falco e Tumminello vanno a segno tutti nella ripresa; inutile la rete nel finale di Suagher. La Salernitana supera 4-2 in rimonta il Cittadella grazie alla tripletta di Djuric e al gol di Minala. Finisce 0-0 Crotone-Cremonese, il Venezia batte 1-0 il Foggia.

LECCE-CARPI 4-1
Buona azione del Lecce al 7’: palla che arriva rasoterra dalla fascia sinistra, velo di Mancosu e conclusione dal limite di Falco che, deviata, finisce in corner. Allo scoccare del quarto d’ora, però, il Carpi ha una clamorosa palla gol: Arrighini viene smarcato tutto solo (anche se in posizione dubbia di fuorigioco) contro Bleve. Ques’ultimo è bravissimo in uscita a salvare tutto. Coulibaly calcia dai 25 metri con forza; bene ancora il portiere del Lecce a dire no, parando sulla sua destra. Al 40’ Falco sfiora il vantaggio salentino: pallone mal allontanato dalla difesa del Carpi e regalato a Falco sui 20 metri, controllo di petto e mancino dal centro destra, chiuso sul primo palo e fuori per questione di centimetri. Al 55’ bella iniziativa di Falco sulla destra che mette al centro il cross a rientrare col mancino; Mancosu svetta ma non inquadra la porta. È solo il preludio al gol del vantaggio che arriva un minuto più tardi: triangolo tra Tachtsidis, Marino e Venuti, con quest’ultimo che scarica un sinistro incrociato all’interno dell’area piccola che trafigge inesorabilmente Piscitelli. I padroni di casa non si accontentano e chiudono il match nel giro di due minuti: prima al 62’ con destro incrociato dal limite di Mancosu, dopo il bel lavoro di Falco, che termina in rete sul secondo palo, poi al 64’ con Falco che riceve sulla destra, entra in area e trova il gol sul primo palo. Il poker viene calato da Tumminello, appena entrato in campo al posto di Palombi. Inutile nel finale la rete di Suagher in mischia. Il Lecce, che rimane in 10 per l’espulsione di Lucioni, può così festeggiare (seppur momentaneamente) la vetta della classifica insieme al Brescia, che ha disputato però due partite in meno rispetto ai salentini.

SALERNITANA-CITTADELLA 4-2
Il primo spunto è della Salernitana che spara da fuori sul centro sinistra con Di Tacchio: mancino diretto sul secondo palo e sventato in corner da Paleari. I campani arrivano così al 6’ al vantaggio: cross dalla destra perfetto di Casasola per il colpo di testa a centro area in volo d’angelo di Djuric con la palla che finisce in rete alle spalle di Paleari. Il Cittadella però non ci sta e perviene subito al pareggio al 13’ con la schiacciata di testa di Moncini su cross, questa volta dalla sinistra, di Branca. Passano appena quattro minuti e gli ospiti ribaltano la situazione: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il colpo di testa viene lisciato da Diaw a centro area, Lopez involontariamente serve Iori, che si coordina molto bene e segna in mezza rovesciata. Ancora pericoloso il Cittadella col mancino in diagonale di Bendetti; para Micai che mette in corner. Buona chance a inizio ripresa per i padroni di casa, con Migliorini che stacca più in alto di tutti ma non inquadra la porta perché il pallone esce largo di poco alla sinistra di Paleari. Nella ripresa Djuric pareggia i conti mettendo a segno la doppietta ancora di testa sul calcio d’angolo del neo entrato Rosina, prima che al 63’ Minala piazzi dal limite il tris del controsorpasso campano dopo il bel suggerimento di Jallow. La grande giornata di Djuric termina con la tripletta personale dopo il tap-in vincente a seguito del tentativo di Jallow. Brutto stop per il Cittadella, che ora vede seriamente a rischio i playoff.

CROTONE-CREMONESE 0-0
Una prima timida occasione arriva per la Cremonese al 6’, con il traversone di Piccolo per Castrovilli che spara alto da buona posizione. Gara non particolarmente ricca di emozioni. Il primo tiro in porta del match arriva al 27’: dopo una punizione battuta Firenze dalla distanza, leggermente defilato sulla sinistra, la palla viene respinta. Sul proseguo dell’azione ci prova Simy di testa su cross di Sampirisi ma para Agazzi. Piove a dirotto sull’Enzo Scida. Al 40’ il Crotone va decisamente più vicino al vantaggio: ripartenza di Benali che porta palla sul centro sinistra e cerca al centro i compagni, sulla deviazione il pallone gli ritorna e calcia col destro molto decentrato ma sfiora solo il palo alla destra di Agazzi. La partita si conferma molto bloccata anche nel secondo tempo, condizionata in parta anche dal maltempo. Al 71’ una girata di Strizzolo, sul corner di Piccolo, impegna Cordaz che si supera per evitare il vantaggio dei lombardi. L’ultimo pericolo della partita arriva a 3’ dalla fine ed è per il Crotone: Machach serve dalla destra Simy che, tutto solo, deposita in rete a porta vuota, ma l’arbitro annulla tutto perché l’ex Napoli si era liberato con un fallo, spingendo il suo diretto avversario. Termina quindi a reti bianche una gara non particolarmente esaltante. Un punto comunque prezioso per entrambi, specialmente per i calabresi che consolidano la zona salvezza.

VENEZIA-FOGGIA 1-0
Partenza a razzo per il Foggia, che crea tre occasioni nel giro di due minuti. Al 5’ ci prova Gerbo con una conclusione, su assist di Zambelli, ma Vicario è reattivo e si oppone. Poi è Mazzeo a tirare da appena dentro l’area avversaria; pallone alto non di molto. Successivamente sul cross pennellato di Greco dalla destra s’inserisce perfettamente Deli, che però manda alto da due passi. Ottima partenza degli ospiti, che continuano a spingere: Deli mette al centro per Iemmello, che però non controlla bene e non riesce a calciare da buona posizione. Poi Gerbo prova a rimetterla in mezzo ma la difesa del Venezia sventa la minaccia. Al 16’ lo scambio Mazze-Iemmello apparecchia la palla per la conclusione di prima intenzione di Deli dai 20 metri; palla fuori con Vicario sulla traiettoria. Il primo squillo del Venezia arriva solo alla mezz’ora di gioco, con Spinato che trova lo spazio per la conclusione dal limite ma spara alto sopra la traversa. Al 34’ i lagunari conquistano un rigore per il fallo di Iemmello su Lombardi; Di Mariano trasforma in maniera chirurgica, col pallone che bacia il palo interno. Iemmello prova a riscattarsi a inizio ripresa con una conclusione dal limite che, deviata, sfiora solo il palo. Al 59’ Kragl spaventa Vicario con una punizione rasoterra deviata in corner dalla barriera. Il Foggia non ha però più lo sprint della prima mezz’ora di gioco. Al 75’ Greco cambia gioco con i giri giusto per Gerbo, che dà uno sguardo alla porta e prova a sorprendere Vicario con un tiro-cross molto pericoloso. Il Venezia ritrova la vittoria dopo 76 giorni e riesce con sofferenza a portarsi a casa tre punti fondamentali in chiave salvezza.

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