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Lega Serie A, De Siervo: "Con la Fifa non c'è dialogo, causa in corso"

05 Feb 2025 - 22:06

"Negli ultimi anni il numero di partite è aumentato in modo significativo a causa dei nuovi format introdotti da Uefa e Fifa. Tuttavia, mentre con la Uefa esiste un dialogo costruttivo per bilanciare le esigenze delle competizioni europee con quelle nazionali, con la Fifa questo confronto al momento non c'è stato ed è per questo che, insieme al sindacato europeo dei calciatori, abbiamo avviato un'azione legale come Leghe europee". Lo dice l'ad della lega di Serie A Luigi De Siervo, intervenendo a Spobis, un appuntamento dedicato allo sport business a livello mondiale, in corso ad Amburgo. "Il risultato è che il calendario è sempre più congestionato - continua De Siervo -. Questo significa che i club devono gestire turn-over forzati, infortuni e una distribuzione degli impegni che impatta direttamente sulla qualità e sulla competitività del nostro campionato". Poi l'ad della lega calcio affronta il tema della Superlega. "Negli ultimi anni il calcio europeo ha affrontato sfide cruciali, tra cui il tentativo di introdurre un modello chiuso come la Superlega. Questo progetto - sottolinea - è stato fermamente respinto dai tifosi, dalla Uefa e da tutte le Leghe europee perché crediamo in un calcio basato su meriti sportivi e su una competizione aperta. Oggi sono convinto che quell'idea di Superlega sia definitivamente morta. Uno dei motivi principali è che i grandi club, promotori di questa iniziativa, stanno già beneficiando in modo significativo del nuovo formato della Champions League. Questo modello garantisce loro entrate molto elevate, riducendo l'interesse per soluzioni alternative".

"Basta guardare alcuni numeri: l'Inter, ad esempio, ha già incassato 90 milioni di euro dalla Uefa - dice ancora - in questa prima parte stagione, una cifra in linea con quella che ha ricevuto vincendo lo scorso campionato italiano". Inevitabile affrontare anche l'argomento degli stadi in Italia. "Se c'è un aspetto in cui il nostro calcio è rimasto indietro rispetto agli altri campionati europei è senza dubbio quello delle infrastrutture - spiega De Siervo - . Oggi la principale criticità della Serie A non è la qualità del gioco o la competitività, ma il fatto che molti dei nostri stadi non sono all'altezza degli standard internazionali. L'assegnazione a Italia e Turchia di Euro 2032 sta accelerando i processi per la realizzazione di nuovi impianti in città strategiche come Milano e Roma, oltre a Bologna, Cagliari, Empoli, Firenze e Genova. Tuttavia, la burocrazia continua a rappresentare un ostacolo enorme. Paradossalmente, in questo momento storico non mancano i fondi, i progetti o le idee, ma la capacità di trasformare questi piani in opere concrete".

"Per questo motivo, ritengo che il Governo dovrebbe nominare un Commissario straordinario per gli stadI - dice ancora De Siervo -, una figura con il compito specifico di sbloccare i processi burocratici e garantire che i nuovi impianti vengano realizzati nei tempi previsti. Nei prossimi 5-6 anni, la sfida principale del calcio italiano sarà proprio questa: dotarsi di infrastrutture moderne e funzionali che possano migliorare l'esperienza dei tifosi. Senza stadi all'altezza, sarà difficile competere con i grandi campionati europei. Per questo, il nostro impegno deve essere massimo: il futuro della Serie A passa anche dalla capacità di costruire un calcio moderno, sostenibile e attrattivo". Infine, il tema delle seconde squadre: "la Juventus è stata la prima società in Italia a creare una seconda squadra, la Under 23, e i risultati sono evidenti: negli ultimi quattro anni, 35 giovani del vivaio bianconero hanno esordito in Serie A e, solo negli ultimi due anni, il club ha generato 140 milioni di euro grazie alle cessioni di questi talenti. Questo modello sta iniziando a diffondersi anche in altre realtà come Atalanta, Milan e presto Inter, dimostrando come investire nei giovani possa portare vantaggi sia tecnici che economici". 

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