Il tecnico nerazzurro alla vigilia del match con l'Atalanta: "L'umore è quello che deve essere in questi momenti"
Entrambe con le ossa rotte dopo il nefasto martedì di Champions, entrambe chiamate a risollevarsi subito in campionato. Inter e Atalanta, divise da un punto in classifica (11 i nerazzurri di Conte, 12 quelli di Gasperini) devono così lasciarsi alle spalle i ko europei e rimettersi in moto per non lasciar scappare ulteriormente il Milan capolista. E l'Inter potrà contare sul rientro di Lukaku, probabilmente non da primo minuto: "Si è allenato con noi e quindi verrà convocato" ha esordito Conte in conferenza stampa. "Siamo sicuramente stanchi, dobbiamo gestire le energie, ma l'umore è quello che deve essere: sappiamo che dovremo fare una grande partita perché affrontare l'Atalanta è sempre molto difficile". Un Conte, a dire il vero, piuttosto accigliato e di poche parole: "Cosa di manca per fare il salto di qualità? Poco, manca poco, ma finché quel poco non c'è vuol dire che non ci siamo".
Prima della conferenza, lo staff del club ha rilasciato la seguente comunicazione: "Abbiamo comunicato la positività al Covid-19 di Daniele Padelli, completamente asintomatico. Informiamo inoltre che Gagliardini e Radu non hanno preso parte all'allenamento perché il tampone è risultato dubbio", comunica l'ufficio stampa.
LA CONFERENZA DI CONTE ALLA VIGILIA DELL'ATALANTA
Come arriva la squadra a questa partita dopo il ko contro il Real Madrid?
"Come le altre squadre, è la settima partita in venti giorni. C'è un po' di stanchezza ma anche la voglia di fare una buona partita. Cercheremo di fare i giusti calcoli e capire chi è più o meno stanco, gestendo la situazione".
Qual è l'umore dopo la trasferta di Madrid? Porterà Lukaku a Bergamo?
"L'umore è quello che deve essere. Lukaku si è allenato con noi quindi molto probabilmente verrà convocato".
Cosa deve fare l'Inter per ripetere la gara giocata a Bergamo lo scorso anno, forse una delle migliori giocate?
"Lo scorso anno abbiamo fatto bene in molte partite. Affrontare l'Atalanta non è semplice, ha un grande allenatore che le ha dato credibilità. Attuano una pressione costante sul portatore di palla e sono molto bravi in fase offensiva. Dovremo fare una grande gara".
La classifica odierna la preoccupa?
"Preoccupato di cosa? Dobbiamo fare il nostro percorso, se meritiamo è giusto che vinciamo le partite e la classifica migliora se non vinciamo rimarrà bassa".
Preferirebbe oggi una vittoria giocando male o un'altra buona prestazione senza i tre punti?
"Non posso pensare di dover giocare male per ottenere risultati, di solito è giocando bene che arrivano i risultati".
Cosa manca all'Inter per fare il salto di qualità, per portare finalmente a casa partite come quella di Madrid?
"Si parla di poco, per adesso però manca quel poco. Dobbiamo lavorare sodo, ancora di più e cercare di annullare quel poco. Se c'è significa che ancora non ci siamo".
Come sta influendo la situazione legata al Covid, il fatto di giocare in zona rossa influisce un po' sull'approccio alle partite?
"Inutile dire che non influisca perché a differenza del passato oggi siamo molto più colpiti, tanto i calciatori quanto le famiglie a casa. Fai allenamento e prepari delle partite non contando sui giocatori perché ci sono nuovi casi che non ti consentono di prepararti come vorresti. La situazione non è semplice per nessuno, ma la dobbiamo affrontare".
Come sta Sensi? Quando è previsto il suo rientro?
“Bisogna parlare con i medici per il suo recupero e con l’area riabilitativa. Per il resto è da un po’ che stiamo facendo qualcosa per dare continuità al giocatore, ma questo non sta dando i risultati visto che è spesso indisponibile”.