A pochi giorni dalla fine del mercato il belga non sa quale sarà il suo futuro, l'interesse è poco e resta viva solo l'opzione-Arabia
di Gianluca Mazzini© Getty Images
Poteva essere già il protagonista della Serie A. Con lui la squadra di Inzaghi sarebbe stata la favorita assoluta per lo scudetto. Non è andata così e non si sa come andrà. C'è un unica certezza per Romelu Menama Lukaku Bolingoli: nessuno lo vuole. Se si esclude Allegri il belga ha intorno terra bruciata. In tutte le squadre dove ha giocato non ha lasciato grandi ricordi e ancor meno rimpianti. Ne sanno qualcosa di i tifosi di Chelsea, Everton, United. Unica eccezione era l'Inter. Ma dopo l'estate del Grande Tradimento anche da Milano è stato bandito. Non per il solito bacio alla maglietta (suo marchio di fabbrica) prontamente rinnegato ma per l'atteggiamento avuto con i colleghi.
Le promesse fatte ai compagni dopo la finale di Champions, gli impegni presi con la società nerazzurra per imbastire un onerosa operazione finanziaria con il Chelsea, tutto falso! Cosa più grave l'essersi negato telefonicamente, per giorni, agli amici di squadra. Due nomi su tutti: il gemello Lautaro e Dimarco che lo aveva invitato (e aspettato invano) al suo matrimonio. Senza contare i danni collaterali inflitti ai colleghi. Si pensi a Dzeko costretto a traslocare in Turchia per fare spazio al belga mentre poteva ottenere il prolungamento di contratto di con i nerazzurri se Lukaku fosse stato minimamente corretto. Per questo anche nell'ambiente calcistico l’attaccante viene ormai giudicato inaffidabile, sia professionalmente che umanamente.
Il suo avvocato procuratore (tale Sebastian Ledure che ha preso il posto di Federico Pastorello dopo l'ennesimo tradimento) sta cercando disperatamente di piazzarlo ovunque ma nei top club per lui non c'è più posto. Nessuna squadra che giocherà la Champions lo vuole. Per lui non c'è posto in Inghilterra, Spagna, Germania, Francia. Gli rimangono solo squadre europee di seconda fascia come possibili approdi. Oltre al campionato saudita.
Il suo desiderio di Juventus ha rischi e benefici. Allegri vede il vantaggio di un bomber da venti gol (se sta bene) ma c'è un prezzo da pagare che va oltre all'aspetto tecnico. Nell'anno del riscatto bianconero il suo arrivo potrebbe rovinare il clima intorno alla squadra (vedi l'ostilità dei tifosi) e spaccare lo spogliatoio, dove Vlahovic è uno dei più amati. Tra pochi giorni la parola fine della telenovela ma sicuramente l'autogol di Lukaku con l'Inter segna un punto di non ritorno della sua carriera.