L'attaccante dell'Empoli ha parlato della sua carriera in un'intervista rilasciata a Marialuisa Jacobelli per Sportmediaset
© sportmediaset
L'arrivo di M'Baye Niang ha cambiato letteralmente il volto dell'Empoli. Il calciatore senegalese ha tre gol in altrettante partite con la maglia azzurra guidando la rimonta della squadra di Davide Nicola, apparsa in grande crescita dopo una prima parte di stagione trascorsa in zona retrocessione.
"Sono molto contento di esser qui. Ho trovato una squadra molto bella, che crede nel lavoro che facciamo così come il mister che ci stimola in settimana per arrivare pronto la domenica. Non credo che Nicola abbia dei segreti per condurre le sue squadre alla salvezza, semplicemente ci ricorda delle qualità che abbiamo e riuscire così a fare punti - spiega Niang in un'intervista rilasciata a Marialuisa Jacobelli per Sportmediaset -. Non so se Empoli sarà l'ultima tappa della mia carriera, ma ho 29 anni, ho giocato in competizioni come Champions League, Europa League, Mondiali e Coppa d'Africa e credo che questi siano i sogni che avrei voluto realizzare. Ho penso a portare a casa la salvezza e poi valuteremo il proseguo".
Nonostante le reti realizzate nel nostro campionato, in molti ricordano Niang per la sua esperienza al Milan e in particolare quel palo al Camp Nou che ha aperto la strada alla rimonta del Barcellona sui rossoneri. Sono ormai passati quasi undici anni da quel 12 marzo 2013 eppure quell'errore per certi versi pesa ancora sulla storia dell'attaccante africano: "Non so come sarebbe andata la mia carriera se avessi segnato. E' stata un'esperienza che ho vissuto e a cui non penso più. Sono piuttosto contento di aver giocato in un contesto del genere contro una grande squadra come il Barcellona, anche se certamente sarebbe potuta andare meglio".
Lasciandosi alle spalle il passato, Niang è però cresciuto diventando uno specialista dei rigori oltre che un giocatore che potrebbe fare male alle grandi, attualmente in corsa per lo scudetto: "Non faccio allenamenti particolari, però ogni settimana mi preparo una o due volte sul tiro. Ho imparato che se si rimane freddi davanti alla porta, i rigori si segnano - conclude il giocatore dell'Empoli -. Attualmente l'Inter ha un gran bel vantaggio e, se dovesse proseguire su questo passo, sicuramente vincerà lo scudetto anche se dietro ci sono due belle squadre come Juventus e Milan. Noi dobbiamo pensare alla salvezza e se, continuerò a segnare così fino a fine campionato, chiuderò con un bel bottino di gol".