L'ex bianconero prima critica Napoli ("amore forte e malato"), poi fa dietrofront: "Non era un giudizio morale"
Stoccata e scuse. Dopo le frasi pronunciate in relazione alla morte di Diego Maradona, Antonio Cabrini fa dietrofront. "Sarebbe ancora qui con noi se fosse venuto alla Juve perché l'ambiente lo avrebbe salvato, non la società ma proprio l'ambiente. L'amore di Napoli è stato tanto forte e autentico quanto, ribadisco, malato", aveva dichiarato l'ex terzino campione del Mondo nel 1982. Frasi su cui il diretto interessato poi ha subito raddrizzato il tiro. "Il mio non era un giudizio morale, ma sull'energia di una città che non poteva contenere tutta questa passione, le mie parole sono state travisate", ha spiegato Cabrini.
"Ho pensato che l'ambiente ovattato nel quale ha vissuto alla Juve l'avrebbe protetto - ha aggiunto l'ex stella della Juve -. Chiedo scusa a chi si è sentito offeso". Scuse arrivate dopo il clamore suscitato dalle sue parole in un'intervista ad Anna Lo Calzo per l'emittente Irpinia Tv di Avellino
"Maradona è una leggenda vivente e un avversario gentiluomo che come tanti altri fuoriclasse ha saputo dare nello stesso tempo il meglio e il peggio - aveva dichiarato in precedenza l'ex giocatore bianconero - In campo avrebbe potuto vincere una partita da solo e in un altro ambiente avrebbe potuto vincere anche quella della sua vita terminata troppo presto".