Gesto eclatante dell'attaccante del Psg nel ritiro di Clairefontaine e replica immediata della FFF per risolvere la questione
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Kylian Mbappé è l'uomo immagine della nazionale francese, ma il talento del Psg non ha alcuna intenzione di prestare il suo volto alla Federazione Francese di Football (FFF) senza il giusto compenso economico. Una questione che è tornata d'attualità nel ritiro di Clairefontaine, dove l'attaccante ha minacciato di non posare per lo shooting fotografico della rappresentativa transalpina per una controversia con la FFF legata ai diritti di immagine. Gesto a cui la Federazione ha subito risposto promettendo di rivedere gli accordi prima dei Mondiali.
Un no che ha fatto molto rumore in Francia in queste ore, ma che ha radici più lontane. Già a marzo, infatti, la stessa questione era emersa suscitando grandi discussioni e polemiche Oltralpe. Un tema caldissimo nel ritiro di Didier Deschamps, dove l'iniziale decisione della Federazione di non modificare l'accordo per i diritti di immagine dei giocatori ha innescato la clamorosa "protesta" di Mbappé. "L'attaccante del Paris Saint Germain e i suoi rappresentanti - riporta una nota dell'entourage del giocatore - si rammaricano profondamente che nessun accordo possa, come richiesto, essere raggiunto prima della Coppa del Mondo".
Dichiarazioni che insieme al gesto di Mbappé hanno fatto subito tornare la Federcalcio francese sui suoi passi. La FFF ha diffuso infatti un comunicato nel tentativo di risolvere definitivamente la controversia con l'attaccante del Psg e venire incontro alle sue richieste. Il presidente, Noel Le Graet - che aveva ribadito di non voler cambiare l'accordo prima del Mondiale in Qatar - ha raggiunto il centro federale di Clairefontaine per parlare con i giocatori e discutere della vicenda con il ct, Didier Deschamps, con alcuni dirigenti e responsabili del marketing. Un incontro che ha dato esiti positivi a quanto pare. "La FFF è lieta di lavorare alle linee guida di un nuovo accordo che consentirà di garantire i propri interessi tenendo conto delle preoccupazioni e delle legittime convinzioni espresse dai suoi giocatori", si legge in un comunicato della Federcalcio francese.