L'arrivo in nerazzurro del francese rientrerebbe in un piano di ristrutturazione generale del centrocampo
Conclusa di fatto la sua burrascosa avventura al Milan, Tiemouè Bakayoko potrebbe salutare la sua (ormai ex) tifoseria con la più classica delle beffe: trasferirsi all’Inter. Quella che qualche ora fa sembrava semplicemente una suggestione, si sta trasformando in una vera e propria trattativa.
Andiamo con ordine. Bakayoko è attualmente in prestito al Milan (oneroso) con diritto di riscatto fissato a 35 milioni. Un diritto che il club rossonero non ha alcuna intenzione di esercitare, e che non eserciterebbe nemmeno in caso di qualificazione per la Champions League, sia per motivi economici sia per motivi per così dire disciplinari. È vero che Gattuso quasi certamente non sarà più l’allenatore del Milan nella prossima stagione, ma è con tutto l’ambiente che il francese sembra avere un distacco notevole.
Ecco dunque l’Inter. Bakayoko viene gestito direttamente dal fratello, ma per il mercato italiano si è affidato al procuratore Federico Pastorello. I rapporti Pastorello-Marotta sono ottimi ed è normale che possa essere scattata una scintilla, considerando che il giocatore dal punto di vista ambientale si è trovato molto bene e Milano e non disdegnerebbe rimanerci un altro anno.
Il Chelsea – soprattutto se rimanesse Sarri che non lo “vede” nei suoi schemi – lo ha sotto contratto fino al 2022 ma non è intenzionato a reinserirlo nella sua rosa. Per lui si prevede una cessione oppure un altro prestito con diritto di riscatto. Ed è proprio su questo che sta ragionando Marotta: una formula simile a quella del Milan, prestito oneroso da 5-6 milioni con diritto di riscatto fissato a 30-32 milioni.
L’eventuale arrivo di Bakayoko rientrerebbe in un piano di ristrutturazione generale del centrocampo che l’Inter ha messo in cantiere a prescindere dalla figura che siederà in panchina nella stagione 2019-20. Figura che non può uscire dal ristretto novero di due nomi: Spalletti o Conte.
MILAN-INTER, QUANTI DOPPI EX!