Logo SportMediaset
In evidenza

Seguici anche su

SDOTTORATE

Milan, senza Curva e senza difesa. Inter, occhio al record... negativo

Intanto Spalletti si gode il duello a distanza tra Retegui e Scamacca...

di Matteo Dotto
06 Mag 2024 - 07:58
 © Getty Images

© Getty Images

Un bel pareggio, quello dell’Olimpico, che accontenta di più una Juventus sempre più vicina all’obiettivo Champions rispetto a una Roma che rischia di scivolare al sesto posto: sono solo tre infatti i punti di vantaggio dei giallorossi su un’Atalanta che ha due partite da recuperare (quella di questo pomeriggio a Salerno e quella in casa contro la Fiorentina) e che avrà poi, proprio domenica prossima, il confronto diretto a Bergamo. A parte il blitz vincente in Friuli, la Roma ha conquistato solo due punti nelle ultime tre partite di cui due casalinghe, ma la reazione dopo l’euro-ko contro il Bayer Leverkusen è comunque incoraggiante in proiezione ritorno di Europa League. La Juventus continua… a non vincere: due successi striminziti nelle ultime 14 giornate, ma il posto Champions sembra ormai sicuro (domenica allo Stadium arriva la Salernitana, difficile non conquistare i tre punti) e alle porte c'è una finale di Coppa Italia che può addolcire una stagione amarognola.  

GOLEADE – Lo sciopero della Curva Sud non ha scosso più di tanto il Milan di Pioli. Che ha cominciato con il piede traballante anche il mese di maggio, l’ultimo che vedrà il tecnico parmigiano seduto sulla panchina rossonera. Dopo l’aprile horribilis (1 vittoria, 2 pareggi e 3 sconfitte) ecco nella prima uscita di maggio il 3-3 casalingo contro il Genoa. Per la prima volta in campionato il Diavolo incassa tre reti in casa ma la contabilità delle goleade stagionali aumenta e si porta a quota otto partite con tre o più gol al passivo: 5 in Serie A (Inter-Milan 5-1, Atalanta-Milan 3-2, Monza-Milan 4-2, Sassuolo-Milan 3-3 e appunto Milan-Genoa 3-3) e 3 nelle coppe europee (Psg-Milan 3-0 e Milan-Borussia Dortmund 1-3 in Champions più Rennes-Milan 3-3 in Europa League).

DUELLO – Torna al gol a San Siro dopo quasi due mesi e mezzo di astinenza con il Genoa l’italoargentino Mateo Retegui che – in questo lungo periodo di digiuno – aveva però segnato una doppietta in maglia azzurra. In realtà Retegui aveva messo lo zampino anche nel 3-3 rossoblù ma quei cattivoni della Lega hanno optato per autorete di Thiaw. Si rinnova in ogni caso il duello tra il 19 genoano e il 90 atalantino Gianluca Scamacca (peraltro ex del Genoa: 26 presenze e 8 reti, le sue prime in A, nella stagione 2020-21). Retegui in stagione vanta questo score: 29 partite tra campionato e coppa Italia per 2.193 minuti in campo con 9 gol (7 in campionato e 2 in coppa). Per Scamacca, 37 presenze tra campionato, coppa ed Europa League per 1.870 minuti con 16 reti (nel dettaglio, 9 in A, 6 in EL e 1 in coppa Italia). Numeri a parte, sono molte le similitudini tra i due attaccanti: oltre al ruolo di centravanti, condividono l’anno di nascita 1999 (Scamacca è dell’1 gennaio, Retegui del 29 aprile), guai fisici vari e assortiti che li hanno tenuti al palo un paio di mesi a testa e la stima di Luciano Spalletti. Il ct considera Scamacca il suo ideale di centravanti ma non ne sopporta alcuni atteggiamenti che hanno portato alla sua esclusione nell’ultimo giro di convocazioni. Retegui, autore della doppietta nel 2-1 americano al Venezuela, si è preso i complimenti del commissario tecnico che dopo la partita lo ha riempito di lodi non tanto e non solo per i gol segnati ma soprattutto per come aveva interpretato il ruolo e rispettato le consegne tattiche.

ENPLEIN – La vittoria del Sassuolo sull’Inter, oltre ad aver scombussolato la lotta per non retrocedere e attirato critiche per l’atteggiamento “morbido” dei nerazzurri, costituisce un piccolo record (eguagliato): solo altre due volte una squadra era stata capace di portar via 6 punti su 6 ai campioni d’Italia. Nel 1994-95 il Torino contro la Juventus: 3-2 all’andata (Rizzitelli, Vialli, Rizzitelli, Vialli, Angloma) e 2-1 al ritorno (Rizzitelli, autorete Maltagliati, Rizzitelli). Nel 2012-13 la Sampdoria sempre contro la Juve: 2-1 a Torino all’andata (rigore Giovinco e doppietta di Icardi) e 3-2 al ritorno (Quagliarella, Eder su rigore, De Silvestri, Icardi e Giaccherini). Contando anche i campionati dove la vittoria valeva due punti, nel Dopoguerra in altre sette occasioni una squadra ha fatto il bis di successi contro i futuri campioni: è successo alla Juve contro la Roma nel 1982-83, al Torino contro la Lazio nel 1973-74, al Torino contro la Juve nel 1972-73, all’Atalanta contro l’Inter nel 1962-63, al Milan contro la Juve nel 1960-61, al Napoli contro la Juve nel 1957-58 e alla Roma contro il Milan nel 1954-55. Di sicuro, se il Sassuolo dovesse scendere in Serie B, quello dell’Inter diventerebbe un record assoluto: vincere lo scudetto perdendo entrambe le partite contro una squadra retrocessa.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri