Lo svedese nel corso della presentazione di Joao Felix: "Tomori? È la conseguenza di quando lasci andare avanti il gioco. Per noi non è accettabile. Manderemo una lettere all'AIA"
Dopo uno dei weekend più neri per il mondo arbitrale (che ha portato allo stop di un turno per due fischietti) e dopo le dure accuse di molti protagonisti del nostro campionato, a gettare benzina sul fuoco delle polemiche arrivano anche le parole di Zlatan Ibrahimovic, che nel corso della presentazione di Joao Felix non ha usato mezzi termini: "Quando giochiamo, chiedo sempre ai giocatori di essere corretti. Ho detto a Pairetto: "Chiedo solo rispetto per il Milan e per i nostri giocatori'. Sono rimasto un po' sorpreso dal fatto che i nostri giocatori non abbiano reagito in maniera più forte al fallo su Walker, però il contrasto fosse andato male poteva restare fuori un anno (per infortunio, ndr). Tomori? È la conseguenza di quando lasci andare avanti il gioco. Per noi non è accettabile, manderemo una lettera all'AIA, non è una situazione accettabile. Ci siamo trovati noi uno in meno, mentre dovevano essere loro in 10 per il fallo su Walker. Poi lui arriva dalla Premier e non fa sceneggiate. Io chiedo rispetto per il Milan e per i suoi giocatori".
In seguito lo svedese ha parlato del suo 'nuovo' ruolo da dirigente: "Ogni giorno è una nuova esperienza anche se la mia più grande rabbia è non poter aiutare la squadra in campo. Ora provo ad aiutare in tutti i modi dall'altra parte della barricata. Certo, ci sono momenti migliori e momenti peggiori ma stiamo lavorando e siamo fiduciosi. Abbiamo grandi ambizioni. Comunque non è un one man show: siamo un team che lavora e cerca ogni giorno come migliorare. Per esempio: oggi ho imparato che gli arbitri sono sotto l'AIA... Ma non c'è da ridere, perché la lettera arriva".