Tredici mesi dopo il suo debutto con record in rossonero, il giovane bomber è ancora a caccia della prima rete: è la dura legge del gol
di Roberto Ciarapica© Getty Images
È la dura legge del gol. Ma non di un gol qualsiasi, perché da quando indossò per la prima volta la maglietta del Milan (nel 2015, a soli 7 anni) Francesco Camarda, di gol, ne ha segnati a centinaia. Gli manca, però, quello con la prima squadra. Tredici mesi dopo il suo debutto con record in rossonero (era il 25 novembre 2023 - contro la Fiorentina, a San Siro - aveva 15 anni e 260 giorni), Camarda è ancora fermo alla casella zero reti segnate, un paradosso per un ragazzo con il gol nello sguardo.
Ce l’aveva fatta, in realtà, il 22 ottobre scorso, sempre a San Siro, nell’altro debutto con record, stavolta in Champions League (a 16 anni e 226 giorni: il più giovane italiano di sempre a esordire nel torneo più importante d’Europa): contro il Bruges, però, il Var aveva annullato il suo gol per fuorigioco.
Poi Camarda ci è andato vicinissimo contro la Stella Rossa, l’11 dicembre: fermato dalla traversa qualche attimo prima che Abraham regalasse alla squadra di Fonseca la rete della vittoria (propiziata, dunque, proprio dal numero 73).
Insomma, il gol (oltre che l’amore per il suo Milan) è nell’aria, però non arriva... I tifosi rossoneri lo amano già come fosse un campione, ma per usare le parole del suo mentore Ibrahimovic, Camarda “non è ancora pronto, e va protetto”.
La sua stagione, tra aerei e pullman presi al volo e convocazioni incrociate (fra Milan, Milan Futuro e Italia), non è ancora diciamo decollata: 22 le presenze totali e 6 gol. I primi da professionista sono arrivati in Serie C e nella Coppa Italia di categoria. Ma tra il Milan Futuro e il futuro del Milan il passo è lungo. E la dura legge del gol, di quel gol lì, lo rende più complicato.