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Cardinale-Furlani, summit negli Usa: si decide il futuro del Milan. Si parla del nuovo ds e non solo

Il club precisa: "Normale e prevedibile viaggio di lavoro per discutere e condividere"

06 Mar 2025 - 23:41
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© Getty Images  | Fonseca-Conceiçao, la media punti fa riflettere: Sergio (1.40) sta facendo peggio dell'attuale tecnico del Lille (1.57)
© Getty Images  | Fonseca-Conceiçao, la media punti fa riflettere: Sergio (1.40) sta facendo peggio dell'attuale tecnico del Lille (1.57)
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© Getty Images | Fonseca-Conceiçao, la media punti fa riflettere: Sergio (1.40) sta facendo peggio dell'attuale tecnico del Lille (1.57)

© Getty Images | Fonseca-Conceiçao, la media punti fa riflettere: Sergio (1.40) sta facendo peggio dell'attuale tecnico del Lille (1.57)

Sono ore calde in casa Milan, alle prese con una difficile ricostruzione dopo una stagione che si sta rivelando a dir poco fallimentare. Giorgio Furlani, ad del club e uomo di fiducia di Elliott, è volato negli Usa per incontrare il patron di RedBird Gerry Cardinale: al centro dei discorsi il futuro del club rossonero. A partire dalla scelta del nuovo direttore sportivo che avrà più di una semplice voce in capitolo sulle decisioni tecniche in vista del Milan 2025/2026.

Furlani, che solo pochi giorni fa è intervenuto in tv rivendicando la sua centralità ("Le decisioni passano da me"), ribadirà il concetto in maniera chiara anche allo stesso Cardinale. L'amministratore delegato, che pubblicamente ha smentito le voci che riferivano di rapporti tesi con Ibrahimovic, vuole mettere lo zampino su ogni scelta, forte anche dell'assetto societario che ha visto Elliott prestare soldi a RedBird per l'acquisizione di parte delle quote del Milan (a dicembre era stata fissata una nuova data in merito alla scadenza del prestito).

Il direttore sportivo verrà quindi nominato anche in base alle volontà di Furlani (e non solo della proprietà e di Ibrahimovic): in prima fila ci sono soprattutto Paratici e Tare, quest'ultimo sponsorizzato dal consulente svedese. Resta difficile invece arrivare all'italiano Berta, prossimo all'accordo con l'Arsenal di Arteta. L'altro dossier sul tavolo riguarda lo stadio (con l'Inter verrà presentata presto l'offerta al Comune per l'acquisizione di San Siro e delle aree circostanti come annunciato da Marotta). 

I temi, insomma, sono molti anche se il club ha tenuto a precisare che si è trattato di un "normale e prevedibile viaggio di lavoro per discutere e condividere". 

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