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VERSO MILAN-LIVERPOOL

Champions, Morata lancia la sfida: "Il Liverpool? Possiamo vincere con tutti"

Lo spagnolo prima dell'esordio in Europa: "Abbiamo qualità: se non ci crediamo noi, non ci crederanno nemmeno i tifosi"

16 Set 2024 - 16:45

Alvaro Morata è pronto a riprendere il Milan per mano dopo l'infortunio che l'ha immediatamente costretto ai box e, in vista dell'esordio in Champions, lancia la sua sfida alle avversarie, a partire dal Liverpool: "Se giochi nel Milan, devi sognare - dice lo spagnolo -: ti guardi la maglia e c'è scritto il 7. Quindi devi lottare per la gente. C'è tanta qualità in questa squadra e possiamo vincere contro chiunque". E ancora: "Dobbiamo giocare con le nostre idee, non è un caso la vittoria con il Venezia, dipende da come abbiamo lavorato in settimana. Se non ci crediamo noi, non ci crederà nemmeno la gente".

Ecco la conferenza stampa integrale: 

La sua rincorsa per Milan-Liverpool dopo l'infortunio è partita da quell'allenamento sotto la pioggia?

"Da quando ho firmato questa società sognavo di giocare partite così. Milan-Liverpool potrebbe essere una finale e invece è la prima partita. Vogliamo rendere orgogliosi i nostri tifosi. Non vediamo l'ora di giocare questa partita". 

Come arrivate a questa partita?

"La Champions è la Champions, è diversa da tutto. E' vero che ci serviva una vittoria per arrivare a questa partita, ma nella Champions non conta come arrivi. Ci sono le migliori squadre europee, tutti conoscono l'importanza della Champions". 

Lei ha già segnato al Liverpool...

"Il gol al Liverpool è un bel ricordo ma fa parte del passato. Domani inizia una nuova sfida. Se giochi nel Milan, devi sognare: ti guardi la maglia e c'è scritto il 7. Quindi devi lottare per la gente. C'è tanta qualità in questa squadra e possiamo vincere contro chiunque".

La sua ultima gara europea è stata la finale dell'Europeo contro l'Inghilterra. Domani giocherà la prima di Champions con il Milan con una squadra inglese...

"Speriamo finisca allo stesso modo. Sono casualità, ma sono cose belle, vuol dire che sei al massimo livello. Quella di domani è una grande sfida per noi, non credo dirà la dimensione di questa squadra, è solo la prima partita europea. Dobbiamo sistematizzare tanti meccanismi. Comunque non abbiamo più tempo da perdere, soprattutto in campionato". 

Qual è la differenza tra il calcio italiano e quella inglese?

"La differenza più grande è dal punto di vista fisico. Il calcio italiano è cambiato tanto, ci sono tante squadre di livello, è più simile alla Premier League". 

Quanto è Europeo il Milan?

"Ne parlo spesso con i miei compagni. Poche volte ho visto così tanta qualità, ma non sempre basta. Dobbiamo crederci, ora crediamo di più di poter lottare con tutti. Prima eravamo un po' umorali: se subivamo un gol, andavamo già, se la dominavamo andavamo più forte. Dobbiamo giocare con le nostre idee, non è un caso la vittoria con il Venezia, dipende da come abbiamo lavorato in settimana. Se non ci crediamo noi, non ci crederà nemmeno la gente". 

Quanto è felice di essere di nuovo in Italia? Come si trova al Milan?

"E' un piacere essere di nuovo in Italia. Non abbiamo ancora dimostrato quanto siamo forti, ci sono tanti ottimi giocatori come Loftus-Cheek e Theo. Ora dobbiamo capire tutti che siamo grandi giocatori e non solo ottimi prospetti. Noi abbiamo tanti giocatori che giocherebbero nelle squadre migliori d'Europa".

Ha notato un cambio di atteggiamento nella squadra?

"Uno gioca alla domenica in base a come vive qui a Milanello, a come si allena. Noi siamo qui per vincere, il Milan deve vincere. Nelle ultime settimane c'è stato un cambiamento, vogliamo vincere sempre. Dobbiamo essere consapevoli di essere qui per vincere e non per passare il tempo". 

Cosa pensa della nuova Champions League?

"Mi piace pensare che i cambiamenti vengono fatti per migliorare le cose, anche se questo vuol dire giocare più partite per noi". 

Come sta fisicamente?

"Sto bene, sono fiducioso. Fisicamente sto bene, non sarei a disposizione se non potessi dare tutto. Ho lavorato tanto per migliorare la mia condizione. Anche la società mi ha aiutato facendomi accompagnare da persone dello staff in Spagna per la mia situazione personale. Li ringrazio per questo". 

Domenica c'è il derby. L'anno scorso lei ha battuto l'Inter...

"Consigli  al mister? No, il mister è quello che capisce di più di calcio. Le vittorie portano vittorie. Ma noi non pensiamo all'Inter ora, se no perdiamo solo energie. Pensiamo solo a domani". 

Cosa pensa di Fofana che parla già italiano?

"Ho avuto tanti compagni, alcuni non hanno mai imparato la lingua. Fofana parla italiano, ma prova a parlare lo spagnolo con me, il portoghese con altri. Questo è importante. Se ti vuoi adattare così appena arrivi in una squadre è una cosa importante. Sta facendo di tutti per integrarsi. Mi piace come mi comanda dietro. Può diventare una colonna di questa squadra".

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