Logo SportMediaset
In evidenza

Seguici anche su

IL FUTURO

Diesse e allenatore: via al casting Milan. Già, ma chi decide?

Il futuro di Sergio Conceiçao è segnato e la dirigenza è al lavoro per programmare il futuro. Con la solita, grande, incognita

10 Mar 2025 - 09:15
 © Getty Images

© Getty Images

Il gruppo di lavoro è già proiettato verso la stagione che verrà. Ci sono una squadra da rifondare e due tasselli decisivi da inserire nello staff, dal diesse all'allenatore, passando per una serie di colloqui e la solita partita a scacchi tra gli uomini forti del club. Il Milan continua a essere in grande fermento, un po' diviso al suo interno nonostante le rassicuranti dichiarazioni di tutti, un po' confuso, decisamente sospeso. Basti pensare ai nomi per la successione di Sergio Conceiçao spuntati in questi giorni: il risultatista Massimiliano Allegri da una parte, sponsorizzato da Giorgio Furlani, il giochista Cesc Fabregas dall'altra, il tecnico che maggiormente intriga la coppia Ibrahimovic-Moncada. Due che diventeranno tre o forse quattro, in parte perché non è ben chiara la direzione che verrà presa, in parte perché, nemmeno troppo ben nascosta, c'è in ballo una lotta di potere tra i "cardinaliani" e gli "elliottiani". L'unica certezza è che alla guida del Diavolo non ci sarà più Conceiçao, spazzato via da una stagione in cui nulla funziona per il verso giusto.

Il grande paradosso, però, per la verità è un altro: il Milan è pronto a riaffidarsi a un direttore sportivo che si prenderà la responsabilità della rifondazione, ma l'allenatore, a quanto pare, sta per essere scelto senza il suo parere. Certo, si fa il nome di Paratici (è attualmente l'uomo in pole) ed è facile accostarlo ad Allegri. Ma se dovesse saltare l'accoppiata ex Juve? Mistero. Tare, che piace a Ibra, Krösche o Thiago Scuro. Due esperti del nostro campionato, due scommesse. Di nuovo. 

A incontrare tutti sarà Giorgio Furlani, fresco di viaggio negli States per incontrare Cardinale e di investitura da parte della proprietà. Red Bird, che con l'anima Elliott continua ad avere buoni rapporti, ha messo il futuro del club nelle mani dell'ad. Ibra la sua parte l'aveva già fatta, proponendo a Gerry i vari Paratici, Tare e Berta. Il terzo andrà all'Arsenal, il secondo era l'uomo di Zlatan, il primo potrebbe mettere forse d'accordo tutti. Chissà. Certo a fine campionato una riga verrà pure tirata e non è nemmeno scontato che tutti i dirigenti restino al proprio posto. Mentre ci sono ancora un pezzo di stagione da concludere, una Coppa Italia da inseguire insieme a un posticino in Europa e la faccia da salvare. Con un allenatore spodestato e la squadra che va a strappi. 

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri