Terzo ko in campionato per i rossoneri: la panchina di Montella è in bilico
Continua il momento nero del Milan che cade 2-0 in casa contro la Roma e si allontana dalla zona alta della classifica. Dopo un primo tempo dominato dalla paura di perdere, l'undici di Montella cambia marcia nella ripresa ma, nel momento migliore, si trova sotto: destro deviato di Dzeko e Donnarumma battuto (72'). Il Milan non ha nemmeno il tempo di provare a rialzarsi, che Florenzi chiude il match (77'). La panchina di Montella è in bilico.
C'è un minuto che indirizza la partita e ha forse indirizzato una stagione. E' il 62', un attimo dopo aver salvato la pellaccia grazie a una paratona di Donnarumma su Florenzi, Leonardo Bonucci, proprio lui, ha la palla buona a centro area. Rimpallo favorevole, tiro a colpo sicuro e miracolo di Alisson. E' il momento più alto della mancata rinascita milanista, perché dieci minuti dopo Dzeko trova la deviazione decisiva di Romagnoli per battere Donnarumma e calare di fatto il sipario sul progetto rossonero. Già, perché il punto, adesso, è proprio questo: cosa farà il Milan? Meglio: cosa farà la dirigenza con un Montella in evidente stato di confusione. Quello che trapela, prima di un paio di settimane che saranno ad alta tensione, è che il tecnico non si tocca e non si toccherà. Confermatissimo, è la risposta ufficiale alla domanda che tutti, ovviamente si fanno. Se, cioè, sia davvero il caso di lasciare questo comandante al timone di una barca che va, lentamente, alla deriva.
Sia chiaro, è stato un Milan leggermente migliore delle ultime sfide. Meglio del Milan di Genova, meglio del Milan che ha battuto, a fatica, il Rijeka. Ma un Milan comunque spaventato, basso a ridosso della sua difesa per tutto il primo tempo, in attesa di non si sa cosa, sicuramente fragile. Più deciso nel secondo tempo, anche se l'allungarsi delle linee ha di fatto permesso alla Roma di costruire occasioni da gol. Da quella di Florenzi, come dicevamo, frutto di un allineamento sbagliato in difesa e di una banale verticalizzazione centrale di Pellegrini (61'). Fino a quella che ha permesso a Dzeko di battere Donnarumma per l'1-0 e, poco dopo, a Nainggolan di costringere il portiere rossonero a una ribattuta, anche goffa, che ha servito a Florenzi la palla del raddoppio.
Prima, poco prima, c'era stata la scossa che forse Montella si aspettava. Con Borini più che positivo a destra - costante e anche di qualità la sua spinta - e André Silva, vivace anche se poco incisivo, a trascinare il gruppo. Un blitz o poco più perché il gioco è sembrato comunque casuale. Motivo per cui, nonostante le ovvie dichiarazioni del club, non si può considerare realmente salda la panchina di Montella.
Il punto è che non si vede un tentativo di costruire realmente qualcosa. E' come se il Milan lavorasse per reparti, per ordini frazionati. Primo non prenderle. Secondo, provare ad attaccare. Il tutto senza troppa armonia, con un ritmo che resta basso e guizzi individuali che non somigliano nemmeno lontanamente alla logica conclusione di una manovra.
D'altro canto la Roma non ha incantato, ma è rimasta aggrappata alle posizioni che contano della classifica seguendo le indicazioni sagge di Di Francesco. Sapeva, il tecnico giallorosso, che prima o dopo la palla buona sarebbe arrivata, e ha preferito quindi lasciare che passassero in minuti abbassando una tensione che, per quello che aveva anticipato la partita - sempre la questione Montella e la voglia di riscatto dei rossoneri - avrebbe potuto essere alta e difficile da gestire. Non ha dovuto nemmeno restare in piedi in una marea che non c'è mai stata. Qualche minuto appena, un sussulto d'orgoglio dei rossoneri, e niente più. Poi ci ha pensato Dzeko. Poi ci ha pensato Florenzi. Tutto (quasi) facile. La Roma resta con le grandi, il Milan scivola nella zona materasso tra il campionato che conta e quello delle altre. Una zona grigia che lascia un cielo buio dopo i fuochi d'artificio estivi.
Dzeko 7 - Non ha molti palloni giocabili, ma resta estremamente importante per lo sviluppo del gioco della Roma e, soprattutto, non perdona quando ha la palla buona. Il destro che apre il match è chirurgico e letale
El Shaarawy 5 - Prova da ex molto sbiadita. Soffre da morire contro un buon Borini che non gli lascia un metro in fase offensiva e lo costringe a difendere sulle sue incursioni
Borini 6,5 - E' la sola nota positiva della serata milanista. Piazzato a destra difende con attenzione e si ripropone sempre in fase offensiva garantendo spesso la superiorità numerica a Montella nelle ripartenze
Alisson 7 -Non è troppo impegnato, ma la sua parata sul tiro a colpo sicuro di Bonucci in qualche modo indirizza la partita
André Silva 6 - Ci mette un po' a entrare in partita, ma nel momento più caldo del Milan è il giocatore che fa la differenza. Resta in ritardo nel processo di inzaghizzazione, ma le qualità sono evidenti
MILAN-ROMA
Milan (3-5-2): Donnarumma 5,5; Musacchio 6, Bonucci 5,5, Romagnoli 5; Borini 6,5 (39' st Bonaventura sv), Kessie 6, Biglia 5, Çalhanoglu 5, Rodriguez 6; A. Silva 6, Kalinic 5,5 (34' st Cutrone sv). A disp.: Storari, Donnarumma, Paletta, Zapata, Abate, Calabria, Mauri, Locatelli, Montolivo, Suso. All.: Montella 5
Roma (4-3-3): Alisson 7, Bruno Peres 5, Manolas 6,5 (41' st Juan Jesus sv), Fazio 6,5, Kolarov 5,5, Strootman 6 (30' Pellegrini 6,5), De Rossi 6, Nainggolan 6, Florenzi 6,5, Dzeko 7, El Shaarawy 5 (33' st Gerson sv). A disp.: Skorupski, Lobont, Moreno, Castan, Gonalons, Antonucci, Under. All.: Di Francesco 6
Arbitro: Banti
Marcatori: 27' st Dzeko, 32' st Florenzi (R)
Ammoniti: Biglia (M), Dzeko (R)
Espulsi: 34' st Calhanoglu (M), per doppia ammonizione