Ancora tensione in casa rossonera dopo il pareggio contro il Genoa
In casa Milan non si respira di certo un clima natalizio e questo 2024 si avvia alla conclusione nel modo peggiore. Dopo la dura protesta di domenica sera a San Siro, il tifo organizzato rossonero ha deciso di contestare nuovamente squadra e società anche in occasione della festa dedicata a tutti i dipendenti del club. Prima dell'arrivo di giocatori, allenatore e dirigenti la Curva Sud ha esposto due striscioni: "Dirigenti incapaci, società senza ambizione. Non siete all’altezza della nostra storia", già mostrato fuori San Siro, mentre il secondo recita: "Giocatori senza voglia e dignità, siete lo specchio di questa proprietà".
I tifosi presenti hanno anche intonato un coro contro Gerry Cardinale, invitando il proprietario a cedere il club ("Cardinale devi vendere"). Il fondatore di RedBird non era presente domenica sera a San Siro in occasione delle celebrazioni per i 125 anni del club rossonero, ma l'eco della contestazione è arrivata fino agli Stati Uniti.
Il primo giocatore ad arrivare è stato Francesco Camarda, salutato calorosamente dai tifosi presenti. Applausi e soprattutto cori per il baby bomber: "Francesco Camarda eh eh, oh oh". E anche: "Noi vogliamo 11 Camarda". Applausi anche per Pulisic e pochi altri, mentre Leao, Abraham, Morata e Calabria, come più o meno a tutti gli altri, sono stati invitati a "tirare fuori gli attributi". Poco prima era arrivato Franco Baresi, anche lui applaudito, mentre la dirigenza è entrata da ingresso secondario per evitare contatti con gli ultras.
Il tifo organizzato rossonero ha ribadito che si tratta di una manifestazione pacifica per protestare contro la società e i calciatori, questi ultimi protagonisti di una prima parte di stagione a dir poco negativa.