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VERSO MILAN-STELLA ROSSA

Fonseca, "antibiotico" Champions: l'Europa per guarire il suo Milan

Contro i serbi è obbligatorio vincere per garantirsi un posto almeno nei play-off

08 Dic 2024 - 11:07
 © Getty Images

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In attesa di conoscere le condizioni di Christian Pulisic, centro di gravità di un Milan in profonda difficoltà, Paulo Fonseca si appresta ad affrontare una delle settimane più delicate della sua prima stagione in rossonero. I precedenti, con segnalazione urbi et orbi di passeggiata del tecnico portoghese sull'abisso dell'esonero, hanno per la verità portato benone: la vittoria scaccia-crisi nel derby settembrino e l'impresa di Madrid sono stati i punti più alti della sua gestione e insieme la speranza, poi smentita dai fatti, di aver trovato la quadra di una squadra che non quadra per niente e che oscilla settimanalmente tra rinascita e fallimento.

Il che, se non altro, lascia un pensiero positivo in vista della Stella Rossa, tappa decisiva del cammino di Champions. In estrema sintesi: una vittoria con i serbi mercoledì sera garantirebbe la quasi certa qualificazione ai play-off, obiettivo minimo della campagna europea, e terrebbe aperta una porta verso la Top Eight, tutto fuorché una chimera stando al calendario morbido morbido che attende il Milan.  

Dato però che di oscillazioni si è parlato, è evidente che a mettere la mano sul fuoco sulla "tripletta" milanista - il percorso netto tra Stella Rossa, Girona e Dinamo Zagabria - il rischio di bruciarsi è sensibile e che la prudenza sia maggiormente consigliabile. Quindi, un passo per volta, a cominciare da mercoledì. Pensare che la formazione serba, guidata dall'ex Krunic, possa essere un ostacolo insormontabile è obiettivamente troppo, ma considerarla già battuta sarebbe un errore ancora peggiore anche se, dopo l'Atalanta, è il miglior avversario che Fonseca potesse augurarsi. I risultati parlano chiarissimo: tre punti in cinque partite grazie al 5-1 rifilato nell'ultimo turno allo Stoccarda, ma soprattutto una valangata di gol subiti tra Benfica (2-1), Inter (4-0), Monaco (5-1) e Barcellona (5-2). Diciamo, insomma, che il calendario non ha aiutato la gloriosa Stella Rossa, ma anche che la difesa non è esattamente impermeabile. 

Questo per dire che, senza Pulisic, le scelte nel reparto offensivo saranno indicative anche dello stato psicologico di squadra e allenatore. Per capirci, la scelta a destra tra Chukwueze e Musah, ad esempio, può raccontare di un Milan deciso ad attaccare o più attento a non scoprirsi, così come l'impiego di Loftus sotto punta in luogo dell'accoppiata Morata-Abraham, già scelta fortunata proprio nel derby salva-panchina di qualche mese fa, segnerebbe la distanza tra prudenza e coraggio, pessimismo e ottimismo. Il successo contro la Stella Rossa, antipasto di un terzetto di gare obbligatoriamente da vincere (Milan-Genoa e Verona-Milan dopo la Champions, ndr), è l'ennesimo punto di ripartenza della stagione di Fonseca. Il quale, in totale solitudine, è chiamato una volta ancora a uscire dalle sabbie mobili in cui continua ad affondare. 

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