L'allenatore rossonero: "Rispetto ma non paura della Juve. Per Theo un problema di adattamento, Leao può essere più decisivo"
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Vietato sbagliare per non perdere ulteriori punti dal gruppone di testa. E' questo l'obiettivo del Milan, che domani alle 18 riceve a San Siro la Juventus. "Non penso si debba parlare di pressione, ma di motivazione. È facile giocare con Inter, Real e Juve, lo è meno andare a Cagliari - ha spiegato Paulo Fonseca in conferenza stampa -. Dobbiamo avere sempre la motivazione. Siamo il Milan, abbiamo rispetto della Juve ma non paura. Domani vogliamo vincere". Su Theo Hernandez: "È un grandissimo giocatore, per me è il miglior terzino del mondo. Per me è un problema di adattamento. Abbiamo parlato in questi giorni, sta imparando cose che sono importanti. Questa settimana l'ho visto più concentrato che mai".
LA CONFERENZA DI FONSECA
Confermata l'assenza di Vlahovic. Manca un punto di riferimento per la difesa. È un'insidia diversa?
"La Juve è una squadra che si adatta molto ai giocatori che ha. Non so se gioca Weah che conosco molto bene. Tim è un giocatore di velocità, non come Vlahovic. Sarà diverso, dovremo fare attenzione al movimento in profondità di Tim".
Che caratteristiche di Sinner vorrebbe che avesse la sua squadra?
"È stato un piacere sostenere un milanista come Sinner. Lui ha tante cose buone che vorrei vedere nella mia squadra. È uno sport individuale ed è diverso. La sua concentrazione è incredibile, non sbaglia mai è sempre focalizzato. È un numero 1".
Quanto è importante questo Milan-Juve?
"Non sento pressione per questo tipo di partite. Non penso si debba parlare di pressione, ma di motivazione. È facile giocare con Inter, Real e Juve, lo è meno andare a Cagliari. Dobbiamo avere sempre la motivazione. Siamo il Milan, abbiamo rispetto della Juve ma non paura. Domani vogliamo vincere".
Quanto conteranno le motivazioni di Leao e Morata?
"È importante averli in un buon momento, sono giocatori decisivi che possono fare la differenza in questo tipo di partite. Abbiamo bisogno del miglior Rafa e del miglior Morata per questa partita: li ho visti in allenamento e, come gli altri, stanno molto bene e sono molto motivati. Mi aspetto che possano farlo vedere domani in partita".
Juve senza punte, il Milan ha abbondanza: lì si farà la differenza? Sarà un Milan offensivo?
"Noi vogliamo essere sempre offensivi. Penso che stiamo bene offensivamente, fare 3 gol a Madrid e a Cagliari è un buon segnale. Mai mi aspetto che possiamo dipendere da un calciatore solo, dipendiamo da tutti. È importante quello che fa la squadra. Penso che se la squadra sta bene i giocatori faranno bene. Penso alle partite sempre come squadre, tutti i giocatori saranno importanti. Vogliamo essere una squadra offensiva, ma sappiamo che la Juventus è la squadra che ha preso meno gol: è una squadra fortissima difensivamente. Sarà una partita difficile offensivamente, non ho dubbi".
L'idea tattica può ricalcare quella di Madrid?
"Penso che sarà una partita diversa. Penso che in questo momento la Juventus sia più forte difensivamente del Real Madrid, come squadra difende meglio. Non è una critica al Real, è quello che penso".
Contro Inter e Real Madrid grandi pressioni e sono venuti fuori due grandi prestazioni. La lascia più tranquilla questa cosa?
"Non sento pressione per questo tipo di partite. Non penso si debba parlare di pressione, ma di motivazione. È facile giocare con Inter, Real e Juve, lo è meno andare a Cagliari. Dobbiamo avere sempre la motivazione".
Il Milan è migliorato in attacco, ma non in difesa. Come si può risolvere?
"Il nostro problema è difensivo. Questa settimana ho avuto quasi tutti i difensori a parte Pavlovic e Theo e abbiamo lavorato tanto sulla linea difensiva e mi aspetto che la squadra possa migliorare. Il problema non è offensivo, dobbiamo migliorare".
Jovic può essere convocato?
"Jovic non sta bene, non può essere della partita. Camarda sarà con noi".
Ibra ha detto che siete alla ricerca dell'equilibrio. Come si trova?
"Vuoi i tre mediani? (ride, ndr). Sono d'accordo con Zlatan, dobbiamo trovare questo equilibrio. Se noi non avessimo mai giocato e difeso bene, ma lo abbiamo fatto e anche con le squadre più forti. Se abbiamo la possibilità di farlo contro le squadre più forti è perché la nostra squadra ha questa possibilità, ed è positivo. È una questione di concentrazione e di atteggiamento. Il modo come vediamo le partite contro le squadre più "piccole". È una questione mentale per me. Stiamo lavorando, stiamo parlando. È parlando con i giocatori che possiamo cercare questo equilibrio. Quando parliamo di problemi difensivi parliamo tanto dei difensori, ma non solo dei difensori. Se non pressiamo bene in avanti i giocatori hanno più tempo la palla scoperta... È un problema mentale e di concentrazione".
Il momento di Theo Hernandez.
"Theo è un grandissimo giocatore, per me è il miglior terzino del mondo. Per me è un problema di adattamento. Abbiamo parlato in questi giorni, sta imparando cose che sono importanti. Questa settimana l'ho visto più concentrato che mai".
Deschamps ha detto che Theo era stanco mentalmente e fisicamente. Ha capito il motivo di questa stanchezza mentale?
"Ho parlato con Theo. Onestamente non penso che sia stanchezza mentale. È una questione di adattamento. Non voglio commentare quello che ha detto Deschamps".
Come sta Gabbia? Può giocare domani?
"Sta bene, si è allenato in questi giorni ed è pronto a giocare domani".
Il Milan è la squadra ultima in Serie A per duelli vinti e palle recuperate. Dipende anche dalle caratteristiche dei giocatori?
"Non siamo una squadra molto aggressiva nella fase difensiva. Questi recuperi però avvengono su tutto il campo: noi siamo la squadra con più azioni di pressing offensivo. Ma difensivamente non siamo una squadra molto aggressiva, anche per caratteristiche dei giocatori. Stiamo lavorando per portare questa aggressività nei duelli. In questa settimana abbiamo lavorato in tante situazioni di uno contro uno, stiamo lavorando per migliorare anche in questo".
Dopo Inter e Real sta pensando a un'altra Fonsecata?
"No, non ci sarà niente di nuovo (ride, ndr). Ovviamente dobbiamo fare attenzione alle caratteristiche della Juventus".
La Juve ha fatto 4-4 con l'Inter quando è uscito Vlahovic. Ne tiene conto?
"Mi piace molto la Juve, è una squadra diversa dall'anno scorso e sono offensivamente forti. Si parla molto di Vlahovic, ma i giocatori più determinanti sono gli esterni".
È l'ultima chance Scudetto per il Milan?
"È una partita importante".
Leao in Portogallo ha detto che deve essere più egoista...
"Io capisco ciò che Rafa ha detto. Io penso che lui voglia dire che deve essere più decisivo, sono d'accordo. Penso che Rafa può essere più decisivo. Sta lavorando per riuscirsi, non ho dubbi su questo".
Come cambiare la mentalità?
"È un problema di testa, non ho problemi a dirlo. Dopo Madrid ho detto che sarebbe stato più difficile vincere a Cagliari: non l'ho detto perché sono pazzo, ma perché volevo mandare un messaggio al gruppo. Per questo ne ho parlato tanto. Io so che questa squadra si rilassa un po' contro le piccole, io ho voluto il contrario provando a farlo capire. Credo che non l'abbiamo capito bene. A Madrid giochiamo, bene, vinciamo, siamo tutti euforici, poi andiamo a Cagliari prima della sosta, io ho provato a mandare un messaggio. So che questa squadra ha difficoltà a motivarsi come hanno fatto contro il Real Madrid. Succede spesso alle squadre che giocano in Champions League. Voi pure siete più motivati a fare il vostro lavoro al Bernabeu che a Cagliari, ma noi dobbiamo combattere questo".
Anche Loftus-Cheek può giocare esterno come Musah?
"Onestamente non lo so, non l'ho provato. Penso che abbia caratteristiche per giocare al centro. Musah ha caratteristiche diverse, ha giocato varie volte sull'esterno, anche in Nazionale nei giorni scorsi".
Questa squadra può fare un filotto di vittorie?
"Ho parlato di questo oggi con i giocatori. Abbiamo bisogno di vincere diverse partite di seguito. È fondamentale per noi. Abbiamo questa capacità. Siamo il Milan, dobbiamo farlo. Se vogliamo recuperare i punti persi dobbiamo fare questo per avere la possibilità di lottare per lo scudetto".
Loftus col fisico che ha potrebbe spaccare il mondo, ma in campo sembra un po' morbido...
"Tutti i giocatori qua hanno giocato e hanno avuto diverse opportunità. Sono contento di Loftus. All'inizio ha avuto difficoltà: è un giocatore di accelerazione, di transizione, non è un giocatore che trova gli spazi. Ma sono contento del progresso che ha fatto: col Napoli ha fatto una bella partita. Solo che dopo io ho un altro "problema": Pulisic e Tijji sono in un buon momento. Per Loftus è difficile perché Chris, Tijji e Fofana sono in un buon momento. Cosa deve fare? Avere pazienza e lavorare bene per farsi trovare pronto, sono sicuro che giocherà tanto. È difficile per tutti non giocare, ma sono contento di Loftus perché si allena sempre bene".
Pensa che ci sia bisogno di un vice Fofana e un vice Theo? Farà qualcosa?
"Penso che abbiamo le soluzioni qui. Bennacer, non manca tanto tempo per tornare. Lui può e deve fare la posizione di Fofana. Questa settimana stavo parlando con il mio staff di questo: che soluzione possiamo avere se Fofana ha un problema? Loftus può essere una soluzione, Musah può essere una soluzione. Sono adattati, ma possono farlo fino al ritorno di Bennacer. È vero che Theo è l'unico terzino sinistro. Devo dire che ho fiducia in Bartesaghi, può essere un giocatore che può aiutare la squadra. Non abbiamo avuto il momento per avere Bartesaghi con noi, ma è un giocatore che mi piace molto. Penso che possa giocare con noi se non c'è Theo Hernandez. Anche per Camarda è più difficile giocare nel Milan Futuro, è un contesto diverso. Bartesaghi, Camarda e Zeroli hanno meno difficoltà con noi che in Serie C. Questo mercato di gennaio in Italia non è facile: non è facile per i giocatori arrivare e adattarsi. Per me Bennacer può essere un'alternativa importante a Fofana".