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Gattuso: "Il Milan prima di tutto"

Il tecnico rossonero alla vigilia dell'Udinese: "Il mio futuro? Meglio se stavo zitto. Siamo costretti a vincere"

01 Apr 2019 - 15:22

Reduce da due sconfitte consecutive, nel derby e contro la Samp, il Milan deve ripartire per difendere il 4° posto. "Per noi è una gara fondamentale, siamo costretti a vincerla - ha spiegato Gattuso in conferenza - Con Leonardo non ci sono problemi, il Milan viene prima di tutto". Sulle parole sul suo futuro di venerdì. "Forse stavolta potevo stare zitto e non creare tutti i problemi che sono usciti in questi giorni". Il cambio modulo: "Vediamo".

LA CONFERENZA DI GATTUSO Che Gattuso ci dobbiamo aspettare?
"Veniamo da due risultati negativi, ma il gruppo mi fa ben sperare. Siamo vivi, non siamo morti".

Sulle proteste nei confronti della direzione degli arbitri.
"Non cerco nessun alibi. Come si studiano gli avversari, bisogna studiare anche come sono gli arbitri. Orsato è uno che fischia poco, lascia molto correre. C'erano due episodi borderline, ma vanno accettati. Non possiamo attaccarci a queste cose, dobbiamo fare di più per vincere le partite".
La visita di Leonardo e Maldini. Il tuo sorriso nasce da una ritrovata serenità?
"Si rema sempre dalla stessa parte, sono sorridente perché domani c'è una partita importante e non perché mi sono visto con Leonardo e Maldini. L'unione con Leo e Maldini non si può mettere in dubbio, anche se voi fate tante supposizioni. Il mio unico problema è riportare il Milan in Champions. Per il carattere mio e di Leonardo, se ci fossero problemi, le cose ce le diremmo in faccia".

Come sta Caldara?
"Si sta allenando da 25 giorni con noi, è in crescita".

Come sta la squadra? Pensi a un cambio del modulo?
"Vediamo, nella testa c'è la volontà di fare qualcosa di diverso. Vediamo domani".

Piatek corpo estraneo con l'Inter e a Genova.
"Nelle riprese contro Inter e Samp abbiamo creato tanto. Nei primi tempi ho notato pure io che Piatek era troppo solo. Il problema è che sono due partite che andiamo sotto subito e quindi diventa tutto più difficile. Dobbiamo essere più propositivi".

Bakayoko meglio mezzala o play?
"Nel primo tempo ha faticato come tutti, poi nella ripresa ha fatto bene da mezzala. Non è un problema dove gioca Bakayoko. Ci sta mancando un po' di tranquillità, gli inizi delle due partite ci hanno portato a commettere degli errori".

Come hai visto Donnarumma?
"Quando prendi un gol in quel modo ci stanno le critiche. Sono contento che ci abbia messo il faccione, un anno fa non lo avrebbe fatto. In un match tocca un centinaio di palloni e ci sta sbagliare. Mi piace come ha gestito la situazione, così come ho apprezzato molto le parole di Conti. Questo vuol dire che il gruppo è sano".

La ricetta per far uscire il Milan da questa situazione?
"Vincere. Io sono tranquillo, qualcuno mi prenderà per pazzo, ma è davvero così. Dobbiamo iniziare meglio le partite".

Sulle parole di venerdì sul suo futuro.
"Sono cose che non ripeterei per come sono uscite. Io sono vero e dico sempre quello che penso. Forse stavolta potevo stare zitto e non creare le problematiche che sono uscite in questi giorni".

Sul momento no della squadra.
"Anche quando abbiamo vinto 5 gare di fila non sempre abbiamo giocato bene. Nei secondi tempi contro Inter e Samp abbiamo fatto meglio che in altre partite che abbiamo vinto. Sono tranquillo per quello che si respira nello spogliatoio. In questo momento vanno analizzate le cose che non vanno bene. Ci stiamo giocando tanto, arrivare in Champions è il nostro scudetto. A Genova avevo la sensazione di poter fare gol nella ripresa, così come nel derby ero convinto che potessimo ribaltare il risultato. E' vero che al primo errore iniziamo a sbagliare di più, dobbiamo migliorare in questo".

L'Udinese spartiacque del campionato.
"Per noi è una gara fondamentale, siamo costretti a vincerla. Dobbiamo entrare in campo con voglia, ma anche con tranquillità".

Cambiare qualcosa vuole dire anche provare le due punte?
"Vediamo domani".

Il Milan deve cambiare perché ormai prevedibile e ormai hanno preso le misure a Piatek.
"In questo momento vi focalizzate solo su Piatek, ma è tutta la squadra che è meno fluida. Tutti devono dare qualcosa in più, non solo Kris. Se a lui arrivano le palle, ti fa male. A Genova, nel primo tempo, era troppo solo, nella ripresa invece no. Abbiamo regalato troppe palle alla Sampdoria, dovevamo essere più bravi a smarcarci e a muovere la palla".

Come ha visto Kessie dal punto di vista fisico e dell'atteggiamento?
"Vi sorprendete che Biglia si sia seduto di fianco a Kessie dopo la sostituzione? Non è un segnale, dopo il ritorno dalla nazionale ha abbracciato Lucas davanti a tutti. Hanno avuto una discussione, hanno sbagliato a farlo davanti a tutti, ma non c'è nessun problema adesso. Ha fatto qualcosa che ci ha fatto rimanere male, ma non c'è nessuna punizione".

Credi che la tua carriera da milanista sia giudicata in base a quanto farai in questi ultimi due mesi?
"Non penso nulla sul mio conto. In questo momento, la cosa più importante è il club. Si può parlare di tante cose, ma il club è sopra tutto. Il Milan è una grande società e resta la cosa più importante. Ho sbagliato a dire quella cosa, si dice che non vado d'accordo con la dirigenza, ma la cosa fondamentale è il bene del club".

Il fatto di essere domani potenzialmente al terzo posto è uno stimolo? Averlo perso vi ha condizionato?
"Quando si perde un derby qualcosa rimane, ma noi adesso non abbiamo il tempo per pensare a queste cose. Dobbiamo pensare solo a vincere domani, non pensiamo alle altre squadre in lotta con noi. Pensiamo solo a casa nostra, poi vediamo cosa succederà".

Paquetà veniva dalla Nazionale, ma negli ultimi 20' ha dato ritmo e fluidità.
"Fino a due settimane fa mi dicevate che era stanco, oggi è uscito che ho litigato con Leo perché non l'ho fatto giocare a Genova. Mi sembra di sognare. Ma secondo voi, il livello dei nostri dirigenti è così basso?".

L'ultimo centravanti che realizzava con continuità è stato Bacca. Ora giocate con gli esterni a piedi invertiti. Può essere un problema?
"Quando giochi con esterni con i piedi invertiti devi sempre sterzare prima mettere il pallone in mezzo all'area. Non so se sia questo il problema, ormai ci sono tante squadre che giocano in questo modo".

Le piace l'idea della difesa a tre e Paquetà dietro le punte. Può cambiare il modulo o è solo una soluzione a gara in corso?
"Per ora lo avete visto a partite in corso, vedremo nelle prossime partite. Abbiamo i giocatori per giocare con la difesa a tre e il trequartista".

Il presidente Scaroni ha detto che vuole rivedere un Milan vincente.
"Perdere mi brucia sempre. Lui ha parlato degli ultimi anni, non di questo ultimo periodo. Arriviamo da due sconfitte, ma c'è la consapevolezza e il dovere di fare meglio. Speriamo che domani possa arrivare questa benedetta vittoria".

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