Al portoghese e a Gimenez basta mezz’ora per conquistare il Meazza, ma se le loro stelle brillano quella di Leao è ancora in ombra
A San Siro, nella sfida con la Roma che ha portato i rossoneri in semifinale di Coppa Italia, è nato il nuovo Milan. Il mercato invernale che ha completamente rivoluzionato la squadra di Conceiçao ha portato quella scossa di adrenalina che il mondo rossonero aspettava da tempo e i risultati sono stati subito evidenti, è bastata mezz’ora. Intorno al 60esimo, col risultato sul 2-1, il tecnico portoghese ha mandato in campo, accolti dal boato dei quasi 60mila tifosi presenti (12mila biglietti venduti dopo la chiusura del mercato, ndr), Joao Felix e Gimenez e l’aria al Meazza è sembrata subito diversa.
Tocchi di prima, passaggi rapidi, giocate precise e di qualità, piedi raffinati di cui il popolo rossonero sentiva terribilmente la mancanza e dopo solo 12 minuti l’apoteosi: assist del messicano sul filo del fuorigioco e pregevole scavetto del portoghese a battere Svilar e chiudere la partita. San Siro si è stropicciato gli occhi e ha applaudito convinto, dopo settimane di contestazione in 12 minuti è stata sancita la pace, il gol di Joao Felix è un nuovo inizio.
L’ex Chelsea e Gimenez sono già gli idoli di San Siro (come dimostrano anche i dati sulle magliette vendute), ma in attesa di vedere Bondo e giudicare meglio Sottil non è certo da sottovalutare l’impatto che ha avuto un altro nuovo arrivo, Kyle Walker, che con la sua qualità e la sua esperienza ha dato sicurezza a un reparto difensivo anche contro i giallorossi ha dimostrato ancora di essere troppo fragile e si è confermato il punto debole della squadra (da quando è arrivato Conceiçao mai un clean sheet) nonostante l’ottimo momento di forma della coppia Tomori-Pavlovic.
L’impatto dell’ex Manchester City, come quelli di Joao e Gimenez, è stato subito evidente, così come è evidente che per essere davvero un nuovo inizio il Milan non può prescindere da Leao. Contro i giallorossi il portoghese è partito dalla panchina perché gestito alla luce dei tanti impegni affrontati e in calendario, ma ancora una volta quando è entrato non ha inciso e visto che davanti adesso Conceiçao ha l’imbarazzo della scelta è lecito chiedersi se ora Rafa (8 gol e 7 assist in stagione) rischi il posto da titolare.
Le parole del tecnico dopo il match in questo senso sono state molto significative: "Leao può fare di più? Sì. Molto di più - ha detto il portoghese ai microfoni di Mediaset - Ha qualità incredibili. Deve pensare che è sì importante quando ha la palla tra i piedi, ma lo è anche quando non ce l’ha". E poi ancora: "Si deve mettere a disposizione della squadra in tutti i momenti. So che uscire dalla sua comfort zone non è facile, ma se capisce certe cose su cui stiamo lavorando tutti i giorni, può essere un giocatore di un altro livello".