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Investcorp e Fiorentina: la settimana del Milan

Giorni caldi per i rossoneri con il fondo del Barhain che a giorni dovrebbe chiudere con Elliott. E domenica con i viola Pioli prova l'allungo decisivo per lo scudetto

28 Apr 2022 - 11:56

Poche ore che potrebbero cambiare tutto, da Bologna al Barhain con lo scudetto all'orizzonte e un futuro, ricco, ma tutto ancora da scrivere. I giorni del Diavolo sono caldissimi e non è solamente una questione di campo, perché la prima, grande, novità, potrebbe, o meglio dovrebbe arrivare entro le prossime 48 ore. Investcorp, fondo da giorni in trattativa esclusiva con Elliott per l'acquisizione del Milan, è pronto a chiudere l'affare versando nelle casse di Paul Singer la bellezza di 1,1 miliardo di euro. Una enormità che proietterà il club di via Aldo Rossi in una dimensione completamente diversa e, attualmente, molto lontana dai parametri italiani. 

La firma è attesa per venerdì e potrebbe slittare, come anticipato da Class CNBC, all'inizio della prossima settimana per dare più tempo ai legali. Dubbi sul passaggio di proprietà, oggi, non ce ne sono anche se è bene ricordarsi che in trattative così importanti nulla può essere dato per scontato prima di aver messo nero su bianco.

Cosa poi accadrà in casa Milan è ancora meno decifrabile. In questi giorni sono state fatte numerose - e spesso azzardate - ipotesi, passando da anticipazioni su un business plan che nessuno conosce fino a spingersi in acrobatiche previsioni di mercato. La verità è che ogni cosa comincerà un attimo dopo aver completato il passaggio da Elliott a Investcorp. Sia chiaro, non crediamo che il fondo del Barhain non abbia già idee chiare su come muoversi con il Milan. Siamo piuttosto certi che l'aspetto tecnico - rinnovi, acquisti, eventuali cessioni - sarà rimandato a un secondo momento, quando, cioè, la nuova proprietà avrà avuto modo di confrontarsi con Pioli, Maldini e Massara, gli uomini che rappresenteranno la linea di continuità tra il Milan di oggi e quello che verrà.

Quindi previsioni su budget per il mercato e quant'altro sono in questo momento decisamente premature e non è un caso, in questo senso, che i dirigenti rossoneri abbiano in qualche modo bloccato ogni movimento, a partire dal rinnovo più caldo, vale a dire quello che riguarda Rafael Leao (di ieri voci di un'importante offerta da parte di un grosso club straniero, ndr). 

© Getty Images

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Ma se sotto l'aspetto societario le certezze sono parecchie, il successo sul campo passerà inevitabilmente per un finale di campionato tanto entusiasmante quanto duro. La Fiorentina, che domenica farà tappa a San Siro, è una delle due squadre - l'altra è il Sassuolo, ndr - che hanno già battuto i rossoneri e incroceranno nuovamente la strada di Stefano Pioli. Imparare dagli errori, in questo senso, è a dir poco fondamentale. Per capirci: se il Milan dovesse fare da qui alla fine gli stessi punti fatti con le stesse avversarie nel girone di andata, sei per la precisione, probabilmente non sarebbero sufficienti per mettere le mani sullo scudetto. D'altra parte i rossoneri sono ormai in testa costantemente dalla 25ima giornata e nelle ultime nove partite (10 per i nerazzurri, recupero compreso) hanno messo in cascina un punto in più dell'Inter (19 contro 18, più o meno la media di 2 punti a gara). 

Certamente la sfida con i viola (ore 15) avrà un peso specifico significativo: intanto perché psicologicamente è la più delicata - una volta confermata la vetta è vietato perdere subito punti -, quindi perché una vittoria dei rossoneri costringerebbe l'Inter a scendere in campo a Udine (ore 18) virtualmente a -5 e, di conseguenza, con l'imperativo della vittoria in un campo per nulla semplice e dopo una sconfitta molto dolorosa come quella di Bologna. Insomma, da qui a domenica sera sono previste temperature altissime dalle parti di Milanello. I giorni del Diavolo hanno tutta l'aria di poter essere roventi. 

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