Il difensore danese: "La partita con il Tottenham è stata forse la migliore dopo il mio infortunio, da allora non ho più giocato"
Simon Kjaer vorrebbe trovare più spazio nel Milan, e lo fa capire senza troppi giri di parole dal ritiro della nazionale danese: "La partita con il Tottenham (andata degli ottavi di Champions League, 14 febbraio, ndr) è stata forse la migliore dopo il mio infortunio, quindi il fatto che non abbia giocato da allora mi ha ovviamente stancato". Il difensore, in un'intervista a DR, continua: "A volte va come vuoi tu, altre volte no. Alla fine è sempre una decisione dell’allenatore". Nessun dubbio sulle proprie condizioni fisiche: "Da due mesi mi alleno continuamente e non lo facevo da otto anni. Mi sento più positivo, a livello fisico sono al top".
Quindi uno sguardo al futuro, Kjaer domenica compirà 34 anni: “Ho ancora la stessa fame ed energia per giocare a calcio. Continuare a essere un top player è il mio obiettivo e sento ancora di esserlo, non ho perso la voglia che avevo quando ero giovane”.
Simon Kjaer ha vissuto sin qui una stagione travagliata con la maglia del Milan complice il problema al bicipite femorale patito a ottobre, un altro stop fisico a inizio gennaio, la definitiva consacrazione di Kalulu e l'ottimo rendimento di Thiaw da febbraio in poi: 15 presenze (11 in Serie A, 3 in Champions League più la Supercoppa Italiana) in totale per 1.004 minuti complessivi. Numeri, è vero, in scia all'annata precedente quando il difensore danese si era però rotto il legamento crociato, infortunio che gli aveva fatto perdere 28 partite.