I rossoneri in testa alla classifica alla sosta: ben 21 i punti nel segno di Pulisic
di Arturo Calcagni"L'ha parata Giroud". È il remake dell'ormai famoso coro post derby che risuonava ieri sera al fischio finale del folle Genoa-Milan. Il francese, che fino a ora sta andando a rilento davanti la porta (a segno solo su rigore) è il protagonista della notte di Marassi: lui tra i pali, Pulisic in area di rigore avversaria, i rossoneri corrono lanciati in vetta alla classifica. Sono loro i veri fattori di una serata che entrerà negli annali della storia rossonera: pazza e piena di gioia pure per Pioli, che fa 7 vittorie su 8 in Serie A. Numeri convincenti per spingere i tifosi a mettere alle spalle definitivamente il derby da brividi dello scorso settembre.
Anzi il tecnico rossonero sorride due volte: domani festeggerà i quattro anni sulla panchina del Milan con un regalo non da poco conto. Un regalo aperto alla fine di un match condotto dai rossoneri in maniera troppo lenta e compassata, complice anche la prestazione tutt'altro che brillante delle cosiddette riserve. Fattori che passano quasi in secondo piano davanti al giudizio finale: premiata la voglia di Pioli di vincere a tutti i costi, resa concreta dai cambi decisamente offensivi.
A proposito di titolari: Pulisic è sempre più un fattore fondamentale di questo Milan. Quattro gol in Serie A in otto presenze, meglio addirittura del celebratissimo Leao, fermo a quota 3. L'uomo a stelle e strisce, autore di due gol da bomber vero con Lazio e Genoa, si sta rivelando il vero trascinatore: toccherà a lui tirare avanti la barca anche con la Juve alla ripresa. Senza Maignan e Theo Hernandez e con una grande incognita dopo le nazionali: le condizioni fisiche di chi rimetterà piede a Milanello. Nella speranza che tornino sani: Pioli incrocia le dita.