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VERSO MILAN-NAPOLI

Le altre facce di Milan-Napoli: Fofana contro Anguissa, la sfida corre sul filo dell'equilibrio

In un big match ricco di attesa e di stelle, i due rubapalloni in mezzo al campo possono essere altrettanto decisivi

29 Ott 2024 - 13:23

Uno si sta ambientando velocemente, l'altro sta tornando a livelli tricolore. Il big match di San Siro tra Milan e Napoli, tra una polemica e una frecciatina fuori dal campo, si avvicina e mentre tutti si aspettano e si augurano uno spettacolo simil Derby d'Italia almeno per numero di gol, occasioni ed emozioni (ed errori), ci sono diversi protagonisti che dovranno garantire l'esatto contrario. Youssouf Fofana e André-Frank Zambo Anguissa sono gli uomini chiamati a dare equilibrio a Milan e Napoli, sacrificando in fase difensiva ma senza far mancare il proprio appoggio nelle azioni d'attacco.

A San Siro entrambi saranno probabilmente orfani del partner di reparto, lo squalificato Reijnders e l'acciaccato Lobotka, ma mentre il milanista non ha ancora trovato un feeling speciale con Loftus-Cheek o Musah, il camerunese ha già vedere che l'equilibrio con Gilmour è piuttosto facile da trovare.

Milan-Napoli sarà trasmessa in chiaro da DAZN facendo tornare la Serie A disponibile a tutti per la prima volta dal 1996 (per chi è già abbonato non cambierà nulla, per chi si registrerà in modalità gratuita invece i posti saranno limitati a 2 milioni), ma se è inutile negare che gli occhi di tutti saranno sulle giocate attese, promesse, sognate di Pulisic, Kvaratskhelia, Morata e Lukaku giusto per citarne alcuni, i più tecnici e analitici punteranno tutta la propria attenzione su chi dovrà tirare i fili della squadra in mezzo al campo. I famosi incontristi che ormai non si limitano più a dare la caccia al pallone o all'avversario in mezzo al campo, ma alla fisicità devono saper abbinare l'intelligenza tattica e una tecnica di base più che buona per ribaltare velocemente le situazioni.

Youssouf Fofana si è preso il Milan e da ultimo arrivato, corteggiato per tutta l'estate, si è trasformato in uno stacanovista per il centrocampo di Fonseca, tecnico che lo ha chiesto, voluto e ottenuto fortemente. Dopo una manciata di partite a vuoto in un contesto di gioco slegato e con una condizione fisica precaria dopo un'estate passata sul mercato, Fofana partita dopo partita si è preso il centrocampo del Milan a suon di palloni rubati e, perché no, qualche verticalizzazione ben riuscita. Dal derby contro l'Inter in poi le prestazioni del francese sono state in crescendo e anche nella complicatissima partita contro l'Udinese, l'ultima disputata in campionato prima del rinvio di quella col Bologna, ha aiutato con il suo lavoro ad assorbire l'uomo in meno per un'ora di gioco piazzandosi davanti alla difesa.

© Getty Images

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Nella stessa zona di campo sta tornando un altro leone, Zambo Anguissa. Il camerunese è stato uno dei protagonisti assoluti dello scudetto di Spalletti, ma anche uno dei primi ad affondare la stagione successiva. Con il sergente Antonio Conte in panchina, che lo ha blindato ancora prima che si potesse abbozzare un'idea di cessione estiva, Anguissa è velocemente tornato nella sua versione migliore in campo e se il Napoli soffre pochissimo è anche per il suo lavoro sporco tra le maglie avversarie. Anguissa è un rubapalloni, lo è sempre stato e sempre lo sarà, e in questo campionato è tra i migliori nelle statistiche per possessi di palla guadagnati, quasi quattro a partita di media. Il miglioramento netto rispetto alla passata stagione però è stato dal punto di vista mentale, abbandonando la cattiva abitudine di prendersi delle pause e, anzi, con l'assenza di Lobotka al suo fianco prendendosi la responsabilità anche tecnica di dare fluidità alla manovra, in maniera diversa ovviamente rispetto allo slovacco ma comunque efficace. Contro il Lecce Anguissa è stato il fulcro del gioco del Napoli per numero di palloni giocati e per la qualità nei passaggi che lo hanno confermato leader piuttosto silenzioso della capolista.

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