Il 'problema' prima punta agita Fonseca: non c'è solo la difesa
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Se la difesa continua a fare acqua (clamoroso il buco contro lo Slovan Bratislava) anche l'attacco del Milan non se la passa alla grande. La cura Fonseca ha consegnato ai rossoneri un Rafa Leao decisamente nuovo e più maturo, ma l'emergenza prima punta continua. E la rete di Abraham in terra slovacca, un regalo natalizio scartato in anticipo, è da etichettare come un semplice palliativo. Il problema è più profondo e coinvolge Alvaro Morata.
Fuori con lo Slovan causa squalifica, l'attaccante spagnolo è rimasto a Milanello per prepararsi in vista dell'Empoli. Sabato sarà nuovamente titolare, e la squadra ha bisogno dei gol di Alvaro. Gol che sono decisamente mancati finora: appena tre le reti, con l'ultima in Serie A che manca addirittura da due mesi (era il 27 settembre, il Milan batteva 3-0 il Lecce). I nostalgici di Giroud hanno bussato alla porta, e c'è già chi sta etichettando come sbagliata la mossa estiva di puntare tutto sul 32enne per l'attacco.
L'andamento di Morata con l'Atletico Madrid, appena un anno fa, era però di tutt'altro genere: al 28 novembre 2023, l'ex Juve aveva già messo a segno 12 gol in tutte le competizioni. La differenza è abissale, complice anche uno stile di gioco ben differente da quello di Fonseca. La soluzione? Aumentare la presenza di Morata in area di rigore oltre al numero di cross da far piovere a ridosso del dischetto. Non resta che passare ai fatti.