A Lione Mihajlovic parte con Bonaventura trequartista e il tandem Suso-Niang. I rossoneri manovrano bene e impostano da dietro, affrontando senza timori il pressing del Lione. Squadre a specchio e poche emozioni nei primi dieci minuti, con Fekir che prova a rompere gli equilibri con il suo sinistro velenoso. Il primo brivido arriva al 14' ed è targato Lione. I rossoneri tengono alta la linea difensiva, ma i meccanismi dietro non sono ancora rodati e il Milan rischia grosso su un'uscita sbagliata di Diego Lopez. Un campanello d'allarme che Niang e Suso provano a zittire, ma che squilla ancora più forte al 25', quando Fekir beffa Diego Lopez su punizione e porta in vantaggio i padroni di casa. Ancora una volta sotto, i rossoneri vanno in bambola. Soffre soprattutto il centrocampo di Mihajlovic, che non fa filtro, subisce i cambi di gioco e non si propone. Bonaventura e Bertolacci hanno le gambe pesanti e il possesso palla del Milan è spesso lento e prevedibile. Il Lione ha un altro passo e si vede. I francesi manovrano con fluidità, per il Milan invece squadra spaccata in due. Le buone notizie arrivano solo da Calabria, bravo a coprire la corsia destra e a riproporsi, e da Niang, che prova a buttarsi su ogni palla buona facendo valere il fisico.