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Il mondo del calcio piange l'estremo difensore che per anni ha vestito la maglia rossonera prima di passare al Cagliari
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E' morto a 73 anni Villiam Vecchi, dopo una vita dedicata al calcio, prima tra i pali e poi crescendo portieri in giro per l'Italia e per il mondo al seguito di Carlo Ancelotti. Buona parte dell'esistenza l'ha vissuta a Milanello, prima nelle giovanili e poi difendendo la porta rossonera dal 1967 al 1974. Aveva davanti un fenomeno come Cudicini ma ha saputo ritagliarsi il suo spazio. Il Milan lo ha ricordato con un tweet carico d'affetto.
E' passato alla storia soprattutto per la splendida prestazione di Salonicco nella finale di Coppa delle Coppe 1973 contro il Leeds United, quando i rossoneri di Rocco, dopo essere passati in vantaggio, si sono difesi con le unghie e con i denti per 90 minuti, approfittando di una partita super del loro portiere che li ha portati a conquistare il trofeo. Dopo aver lasciato il Milan, si è trasferito al Cagliari per due stagioni, prima dei cinque anni di Como quando, sotto la guida di Marchioro, ha contribuito a riportare i lariani in Serie A nel 1980. Ha chiuso alla Spal nel 1982. Da allora si è dedicato all'insegnamento, diventando uno dei migliori istruttori di portieri del panorama calcistico internazionale.
E' stato per 20 anni nello staff tecnico di Ancelotti, partendo dalla Reggiana, passando per Parma, Juve, Milan e Real Madrid. Ha contribuito ai successi rossoneri del primo decennio del 2000, con due Champions League, uno scudetto e tanti altri trofei. Anche a Madrid è riuscito ad allungare il proprio palmarès con un'altra Coppa dalle grandi orecchie con il Real.