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Milan a Elliott entro una settimana: cosa accade adesso

Il fondo di Singer ha avviato le pratiche per l'escussione del pegno. Già mercoledì potrebbe diventare il nuovo proprietario del club. La prima mossa sarà il versamento di oltre 100 milioni in conto capitale

07 Lug 2018 - 17:34

Dopo settimane di trattative più o meno concrete e notizie fantasiose su bonifici mai arrivati, Yonghong Li alla fine ha perso il Milan. È una certezza, al netto di quanto l'uomo d'affari cinese potrà tentare di fare ora per riprendersi il club, il nuovo proprietario rossonero è, da oggi, il fondo Elliott. Per la verità la notizia diventerà ufficiale nel giro di una settimana, il tempo necessario agli uomini di Singer di ottenere l'escussione del pegno (pratiche già avviate) e calare definitivamente il sipario sull'era cinese. Ma cosa accadrà adesso nel concreto? Elliott otterrà come detto il Milan entro una settimana, addirittura potrebbe completare l'iter per succedere a Li entro mercoledì. I tempi sono comunque molto stretti e i margini di Li di uscirne con qualcosa in mano sono prossimi allo zero.

In ogni caso è certo che Mister Li proverà a salvare qualcosa in extremis. L'ormai ex proprietario sta provando in queste ore a trovare un acquirente cui cedere il Milan entro lunedì. Si è parlato di un nuovo contatto con un potenziale acquirente russo (il famoso Usmanov di cui si scrisse settimane fa?). Un tentativo disperato che, nella sua idea, gli permetterebbe di presentarsi da Elliott con i soldi necessari a estinguere l'intero debito (oltre 400 milioni). Difficile, se non impossibile, che Singer sia disposto ad accettare. A questo punto Elliott non ha più alcuna convenienza a lasciare a Li le trattative per la cessione e, sempre che non lo abbia già, cercherà da sè l'uomo giusto a cui cedere il Milan.

Elliott, nel frattempo, si preoccuperà della gestione del club, una gestione che potrebbe anche durare qualche mese. La prima mossa del fondo Usa sarà quella di convocare un Cda per comunicare l'avvenuto passaggio di proprietà. Dopo di che tutto è più che probabile un iniezione di denaro nelle casse rossonere che permetta al club una "sopravvivenza" tranquilla nella gestione ordinaria. Non solo però, perché Elliott potrebbe anche decidere di investire per evitare che il Milan si deprezzi proprio nel momento in cui entreranno nel vivo le trattative per la cessione. Si parla di un investimento di oltre un centinaio di milioni - compresi quelli come detto necessari per le spese ordinarie -, una cifra che consentirà un mercato non faraonico ma nemmeno per forza di cose al ribasso. Anche la teoria di Mirabelli e Fassone del mercato a costo zero potrebbe quindi non essere reale.

Anche questo, va da sè, è dunque un capitolo apertissimo. Cosa sarà di Fassone e Mirabelli? Per la risposta non resta che aspettare qualche giorno (settimana?), ma normalmente un nuovo proprietario, ed Elliott attualmente lo è, porta in dote i suoi uomini. L'ad e il ds sono però impegnati in fronti che in questo momento sono decisivi. Il primo, Fassone, è atteso dal ricorso al Tas di Losanna nella complicatissima battaglia con la Uefa per salvare l'Europa League. Il secondo, Mirabelli, ha aperto più di un tavolo di mercato e sembra vicino a definire le cessioni di Kalinic (direzione Atletico Madrid) e Bacca (riscatto Villarreal).

Entrambe le situazioni potrebbero subire le conseguenze dell'addio di Li. Conseguenze non per forza negative. Per quanto i fondi speculativi non siano visti bene dalla Uefa, è evidente che Elliott, di fronte al Tas, potrà garantire maggiore solidità e trasparenza di quanta non ne potesse mettere sul tavolo Li. Basterà a convincere il tribunale di Losanna a riammettere in Europa il Milan? Lo stesso dicasi per il mercato: chi ha trattato fino a oggi con Mirabelli, potrebbe voler continuare le contrattazioni con l'eventuale nuova dirigenza. Ma ci sarà un cambio dei vertici? Per il momento ci sono i candidati: Gandini, Albertini e Maldini. Tre uomini intimamente e profondamente legati al Milan. E anche questa, in fondo a un anno lungo e tormentato, sarebbe un'importante svolta.

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