Bee Taechaubol e Richard Lee proseguono la loro due diligence: poi sarà tempo di concretizzare l'affare
Una ventina di giorni ancora per studiare i conti e farsi un'idea concreta del bilancio del Milan. Dopo di che dalle parole, indiscrezioni per la verità, si passerà ai fatti. All'offerta vera e propria. Il mese decisivo per il futuro del club rossonero è maggio. Lo raccontano i movimenti, gli incontri più o meno segreti, lo suggerisce la logica. Il broker thailandese Bee Taechaubol da una parte, Richard Lee dall'altra. Due uomini per una scalata, quella alla società di Silvio Berlusconi.
Sotto traccia, se così ancora si può dire, i due gruppi stanno lavorando per studiare il da farsi. Per capire quale sia la giusta offerta da portare in via Aldo Rossi nel tentativo di strappare il Milan, la maggioranza del Milan, all'attuale patron. Si parla da un paio di mesi della ormai famosa due diligence. Il che, tradotto, significa che Mr Bee e Lee hanno avuto accesso ai dati sensibili del club rossonero. Dallo studio di queste carte si partirà per affondare il colpo decisivo. L'uno cercando di battere la concorrenza dell'altro. Entrambi, a oggi, con l'idea concreta di fare del Milan un marchio spendibile al massimo in Asia e, più in generale, nel mondo.
Certo è che, a giudicare dall'interesse mostrato, i rossoneri continuano ad attrarre l'attenzione di grandi investitori. Il Milan tira ancora e tira parecchio, tanto che la corsa alla sua proprietà ha coinvolto diversi grandi investitori fino a ridurli a due sul rettilineo finale. Rettilineo, certo, perché di questo si tratta dato che i tempi, adesso, sono davvero stretti. O maturi, per dirla diversamente. Se Silvio Berlusconi deciderà di cedere il suo gioiello, il momento è adesso. Ma per convincere l'attuale e storico proprietario, il presidente più vincente della storia rossonera, bisognerà presentarsi con un'offerta oltremodo importante e un progetto significativo. Berlusconi, insomma, può decidere di lasciare ma lo farà solo a determinate condizioni.
Tecnicamente si tratta solo di continuare nel solco della sua gestione, intendendola come gestione vincente. Serve un uomo, in altre parole, che sia in grado di investire per il bene del Milan. Economicamente, invece, si parla di una scalata progressiva, che permetta a Berlusconi di rimanere in società ancora per qualche anno diminuendo il suo impegno progressivamente. Ma teniamo intanto a mente due date: il 30 aprile, ultimo giorno per lo studio dei conti da parte degli acquirenti; il 31 maggio, dead line per la valutazione delle offerte. Il nuovo Milan ripartirà da qui. Che si tratti di un Milan thailandese firmato Mr Bee o di un Milan cinese targato Lee.