Il francese si presenta in conferenza stampa: "Posso ricoprire diverse posizioni, mi ispiro a Roberto Baggio"
Yacine Adli si presenta al popolo rossonero. Dopo le prime dichiarazioni rilasciate ai canali tematici del Milan per il centrocampista francese è arrivato il giorno del primo faccia a faccia coi media: "Sono contento di essere qui - le sue parole in conferenza -. Mi sono integrato molto bene fin da subito, ho trovato una famiglia che lavora molto, tutta unita, e un gruppo pronto a impegnarsi nel quotidiano per ottenere risultati".
Adli ha parlato a lungo del suo ruolo: "Sono pronto a mettermi in gioco in diversi ruoli a centrocampo. Il mister mi ha provato in più posizioni, ma per me è importante giocare, a prescindere dal ruolo. Sono un po' atipico come centrocampista, perché riesco a svolgere il mio compito in diverse posizioni. Tra le mie qualità migliori c'è l'ultimo passaggio, una buona visione di gioco e so sempre trovare il mio spazio nelle varie situazioni, ma sono qui per imparare e migliorarmi".
Poi ha il discorso si è spostato sulle sue fonti di ispirazione: "Non ci sono giocatori particolari a cui mi ispiro, ma mi sono allenato col figlio di Weah e lui mi ha detto di prendere come esempio Roberto Baggio, perché da lui avrei potuto imparare molto e così ho fatto. Zidane? Si parla di grandi nomi, questi sono campioni da osservare e da ammirare, ma senza pensare di riprodurre ciò che hanno fatto loro: sono irraggiungibili. Per me l'importante è lavorare e migliorare".
Adli è diventato rossonero la scorsa estate, ma è rimasto in prestito al Bordeaux in tutta la stagione 2021/22: "Non è stato facile, ma sono rimasto molto concentrato per fare il meglio nella mia squadra. Nella mia testa però avevo sempre il Milan, volevo arrivare qui al massimo. Ho visto diverse partite del Milan della scorsa stagione e sono rimasto impressionato dalla forza del gruppo, soprattutto nelle ultime gare stagionali: la squadra è forte e molto compatta".
Yacine, classe 2000, ha obiettivi chiari in testa, ma per il momento preferisce rimanere coi piedi per terra: "I miei compagni di squadra francesi sono stati bravi ad adattarsi in fretta. Io arrivo nella squadra Campione d'Italia, mi propongo con grande umiltà e con grande voglia di crescere, migliorare e raggiungere grandi risultati. Una squadra come il Milan deve puntare sempre allo scudetto. La Serie A è difficile e impegnativa, ma quest'anno cercheremo di difendere il titolo. L'italiano? Capisco tutto, ma parlare è più difficile (dice in italiano, ndr). Spero di riuscire a fare le interviste in italiano nel giro di due o tre mesi".
Nonostante la giovane età il francese è già impegnato nel sociale con una sua associazione: "Mi sta molto a cuore, volevo farlo per la mia città (il sobborgo parigino di Villejuif, ndr) per dare ad altri ragazzi la possibilità di conoscere ciò che ho conosciuto. I miei amici e la mia famiglia mi aiutano, me ne occupo personalmente".
In Serie A troverà il connazionale Pogba: "Lui ha fatto un'ottima carriera, ma io voglio guardare solo al mio percorso e dare il meglio per fare bene in rossonero. Differenze tra Francia e Italia? Nel campionato francese c'è grande fisicità, mentre in quello italiano si dà più importanza alla tattica e alla tecnica. Anch'io dovrò conoscerlo meglio".
Adli ha praticato diversi sport e ha anche studiato musica in passato: "Il calcio guida la mia vita. Mi sveglio e penso al calcio, prima di andare a dormire penso al calcio. È una grande passione per me e spero che il calcio possa darmi soddisfazioni. Sono anche un grande appassionato di musica. Suono il piano fin da piccolo e ho una grande passione per Mozart. Se mi va bene il soprannome Mozart? Solo per i capelli...".
Ora è solo conto alla rovescia in vista del debutto: "Ci saranno grandi momenti, molto emozionanti, come la prima a San Siro. Non vedo l'ora di viverli".