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Milan, c'è Usmanov in pole per l'acquisizione del club

Boss del colosso Gazprom, è uno degli uomini più ricchi di Russia con un patrimonio personale stimato attorno ai 15 miliardi di dollari

23 Mar 2018 - 10:06

Non sappiamo se arriverà, come nel celebre film, dalla Russia con amore, ma certamente porterà con sè una borsa piena zeppa di soldi. Stiamo parlando di Alisher Usmanov, impreditore uzbeko e boss di Gazprom. Uno degli uomini più ricchi di Russia che, secondo Forbes, nel 2017 aveva un patrimonio di 15 miliardi di dollari. Sarebbe lui, stando agli ultimi rumors e a qualche indizio significativo, l'uomo cui Elliott vorrebbe cedere il Milan una volta entrato in possesso della società dalle mani di Yonghong Li.

E in effetti sono parecchi gli indizi che portano in questa direzione. Intanto la Gazprom, già accostata in passato ai rossoneri per via degli ottimi rapporti tra l'allora presidente Silvio Berlusconi e Vladimir Putin. Quindi i rapporti di stima e amicizia tra Singer, numero uno di Elliott e grande tifoso dell'Arsenal, e, giust'appunto, Usmanov, azionista dei Gunners con la passione per il pallone.

Dettagli cui va aggiunta la probabile necessità degli imprenditori russi di disinvestire in Inghilterra - causa "guerra fredda" in atto per via del caso Skripal - e la possibilità di strappare il Milan se non a prezzo di saldo, se non altro a un buon prezzo. Diciamo tra i 450 e i 500 milioni? Non un regalo, va da sé, ma una cifra sufficiente a Elliott per fare un affarone (rientrando del credito concesso a Li e guadagnando un centinaio di milioni) e comunque accattivante per un imprenditore straniero che voglia mettere piede nel nostro campionato.

Ma chi è Alisher Usmanov? Amico come detto di Singer, Putin e Berlusconi, Usmanov, 64 anni, è un imprenditore versatile, capace di diventare il maggior produttore russo con la sua Metalloinvest, per dedicarsi poi a Internet (partecipazione in mail.ru), alla telefonia mobile (MagaFon) e, infine, al gas con Gazprom. Un uomo deciso, determinato, capace negli anni di costruirsi un impero ma anche un grande appassionato di calcio. La Gazprom non a caso è finita sulle maglie dello Zenit ed è main sponsor della Champions League. E sempre non a caso il suo nome è legato all'Arsenal, di cui detiene come detto il 30% delle quote e che, non molto tempo fa, ha tentato di scalare con un'offerta, rifiutata dal proprietario dei Gunners Stanley Kroenke, di ben 1,3 miliardi di euro per il 67% del club.

Ma perché proprio il Milan? Perché i rossoneri restano un marchio prestigioso nel panorama calcistico europeo e perché questo potrebbe essere il momento migliore per rilanciare l'offerta del 2010, quando proprio Gazprom mise sul piatto 150/180 milioni per il 25/30% del Milan. Non solo. La sua ambizione, evidente ma fallita con l'Arsenal, è quella di diventare proprietario di una grande società di calcio. Quale momento migliore quindi?

Intanto i rumors parlano sempre più insistentemente di contatti già avviati con Elliott. Usmanov avrebbe chiarito all'amico Singer di essere interessato al Milan e Singer si starebbe muovendo di conseguenza. Resta da capire cosa accadrà nei prossimi mesi e quali saranno, se ci saranno, le mosse di Elliott per subentrare a Yonghong Li nel Milan. Milan che intanto ha informato gli azionisti della necessità di deliberare l'aumento di capitale da 37 milioni - soldi che servono per finire la stagione - e che avrebbe chiesto a Mr Li un anticipo di 10 milioni sulla cifra totale. Subito. Arriveranno questi soldi o diventerà necessario un nuovo prestito da, appunto, 37 milioni? La risposta arriverà prestissimo. Dopo, solo dopo, capiremo in quale direzione andrà il futuro del Milan.

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