L'attaccante spagnolo: "Sono rimasto in Italia per proteggere la mia famiglia"
"C'era preoccupazione per la salute di Paolo e Daniel. Speriamo che nessun altro compagno risulti positivo. Ho sentito Daniel, mi ha detto che non ha sintomi quindi speriamo vada tutto bene". Samu Castillejo racconta lo stato d'animo del gruppo dopo la positività dei Maldini al Coronavirus. "Sono rimasto in Italia soprattutto per non mettere a rischio nessuno della mia famiglia - ha prosegutio l'esterno offensivo spagnolo - Spagna uno dei paesi più colpiti? La mia famiglia sta bene ed è a casa, sono preoccupati anche per me perché sono qui da solo".
"Mi sto allenando tutti i giorni a casa - ha proseguito Castillejo - non è facile perché non ho pesi. Per esempio l'altro giorno ho fatto la spesa e con i sacchetti ho fatto i bicipiti... Alla fine tutto può servire, qualcosa per allenarti la trovi". Poi parole di elogio per il tecnico Pioli: "Non è solo l'allenatore a metterti in campo, ma molto dipende dal lavoro del calciatore. A volte la testa è più importante di tutto, soprattutto nei momenti di difficoltà. Pioli è un grande allenatore, speriamo di averlo anche il prossimo anno". "Cosa mi aspettio dal ritorno in campo? La prima cosa che voglio è rivedere San Siro pieno, sentire l'affetto dei tifosi nelle nostre partite".