Dopo il ko di Londra, molto del girone di qualificazione di Champions League passa per la sfia di martedì a San Siro
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Dopo il 2-0 alla Juventus, il Milan si rituffa in Champions League nel "ritorno" del match contro il Chelsea. Lo 0-3 subìto a Londra martedì scorso non ha lasciato strascichi nel gruppo rossonero, che ha ripreso subito la marcia come ha dimostrato l'ottima prestazione contro i bianconeri. Un'iniezione di fiducia fondamentale in chiave europea perché, nonostante un girone molto corto, un altro passo falso contro i Blues complicherebbe non poco il discorso Champions. Con il Salisburgo che potrebbe bissare il successo contro la Dinamo Zagabria, una vittoria del Chelsea a San Siro lascerebbe il Milan a 3 e 4 punti da secondo e primo posto nel girone a due turni dalla fine.
San Siro potrebbe essere un'ulteriore variabile per disinnescare la squadra di Potter, che da quando ha preso in mano gli inglesi ha conquistato tre vittorie e un pareggio in quattro partite. Il Milan, infatti, a parte la sconfitta contro il Napoli, ha sempre vinto in stagione tra le mura amiche: quattro volte in Serie A, sabato l'ultima volta, e anche la seconda partita europea contro la Dinamo Zagabria.
Pioli non riesce a recuperare alcun infortunato e pensa a confermare la formazione che ha battuto la Juve, pur se con un paio di dubbi, entrambi sulla fascia destra del campo. Se Gabbia farà coppia con Tomori, sarà Kalulu a mettersi terzino ma l'opzione Dest esterno con il francese che si sposterebbe centralmente, vista già a Stamford Bridge, non è da scartare. Molto più probabile il cambio offensivo, con Krunic al posto di Pobega nei tre dietro a Giroud. Vero che l'allenatore rossonero dopo la Juve ha parlato di un possibile impiego, a livello di caratteristiche, di Brahim Diaz sulla fascia destra (con De Ketelaere trequartista) ma non sembra la partita giusta per provare l'esperimento.