L'imprenditore italio-americano: "Gattuso mi piace, quando giocavo ero come lui"
Mentre il Milan sta passando dalle mani di Yonghong Li a quelle del fondo Elliott, Rocco Commisso rilancia. L'imprenditore italo-americano è tornato a parlare dell'affare rossonero: "Io voglio chiudere, ma non ci siamo ancora. Eravamo vicinissimi a firmare un precontratto. Sono fiducioso? Non controllo il risultato. Devo stare attento a quello che dico, perché la maggior parte di questa negoziazione è privata", ha detto a La Gazzetta dello Sport.
Commisso sta cercando di capire la via giusta da percorrere: "Probabilmente sì. Non sappiamo quale strada verrà percorsa da Mr. Li con Mr. Singer (proprietario del fondo Elliott), difficile prevedere come si concluderà questa vicenda. Fino a quando qualcuno non mi dirà qualcosa di diverso, penso che il Milan sia ancora in mano a Mr. Li. Probabilmente dovrà affidarsi a un tribunale. Ma finora il proprietario è lui. Se tratterò con lui? Non lo so. Dobbiamo prima capire chi è che tratta per lui".
Comunque si respira ottimismo: "Non conosco personalmente Paul Singer, ma lo conoscono i miei advisor (Goldman Sachs) e lui (Singer) sa bene chi sono. Però non faccio promesse. Mai fatta una promessa che non posso mantenere". Ed è già pronto ad affrontare la nuova sfida: "Prima cosa che farei come proprietario del Milan? Dovrò metterci tanto impegno: non mi presenterò in Italia pensando di sapere già tutto o più degli altri che sono lì da tanto tempo. Dovrò studiare, ma sono uno che impara in fretta".
Infine anche una battuta su Gattuso che ora è l'allenatore del Milan: "Quel ragazzo di nome Gattuso mi piace molto. Quando giocavo su questo stesso prato per la Columbia ero come lui. Beh, sicuramente non così bravo, ma ero molto fisico e poi siamo entrambi calabresi".
Commisso che è anche pronto a lasciare New York per volare in Russia ad assistere alle fasi finale del Mondiale. E non è detto che non possa fare tappa ancha a... Milano.